C’è più di una via percorribile per Porsche, ancora interessata ad entrare in Formula 1 in vista della rivoluzione motoristica del 2026. Il prestigioso marchio tedesco, secondo le indiscrezioni, si sarebbe dovuto unire alla Red Bull con un accordo che prevedeva l’acquisizione di una partecipazione significativa nel team. I colloqui con i campioni del mondo, sono poi andati avanti per mesi ma non si è arrivati ad un accordo ufficiale per via della volontà da parte della Red Bull di mantenere una certa indipendenza, senza perdere dunque la propria posizione di leader. Cosa che, con una partnership che prevedeva un’acquisizione del 50%, non sarebbe stata possibile.
Dal giorno dell’annuncio del fallimento degli accordi è emerso ben poco sui piani futuri della Porsche per quanto riguarda l’ingresso in Formula 1. Tuttavia, secondo quanto riportato da The Race, Porsche avrebbe dichiarato che ci sono ancora “possibili alternative” che starebbe valutando per entrare nel Circus.
Le alternative per Porsche
A differenza di Audi, che ha ottenuto un accordo con Sauber dal 2026, garantendosi un partner strategico e l’accesso in griglia entro la scadenza iniziale della FIA, Porsche è rimasta indietro ma continuando a guardarsi attorno. Persino lo stesso presidente della FIA, il presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem, ad ottobre, a seguito del World Motor Sport Council ha insistito sul fatto che Porsche stesse ancora discutendo con i team di F1 per un ingresso. Team come Williams, Haas, ma soprattutto McLaren, che ha visto partire qualche settimana fa il proprio team principal verso Hinwil, sarebbero interessati ad una collaborazione con Porsche. Sulla Williams, l’altra più papabile delle tre insieme a McLaren c’è però ancora tanta incertezza.
Secondo quanto riportato da PlanetF1 , il CEO della McLaren, Zak Brown, ha discusso di un possibile passaggio dai motori Mercedes a quelli Porsche per la stagione 2026. “Volkswagen, che possiede Porsche e Audi, ha chiarito che sta cercando di collaborare con Porsche con un team esistente piuttosto che crearne uno proprio e potrebbe persino entrare esclusivamente come fornitore di motori”. Brown, nelle interviste si è sempre detto contento dei motori Mercedes, e che non ci sarebbe motivo di abbandonarli. Tuttavia, non ha nemmeno nascosto di avere contatti e conoscenze importanti. Inoltre la storia già ci parla di una collaborazione tra i due marchi in Formula 1, negli anni 80.
Gli altri team interessati alla F1
La Formula 1, con i nuovi regolamenti tecnici, con l’aumento della popolarità soprattutto negli Stati Uniti è diventata molto appetibile per i nuovi investitori, e questo anche grazie a manovre più burocratiche che hanno diviso un po’ l’opinione pubblica, come il budget cap che ha messo tutti i team di fronte alle stesse opportunità e sfide. La stessa Formula 1 sa di poter acquisire lustro con l’ingresso marchi di qualità. Non sorprende, dunque l’interesse di altri marchi come Andretti, Ford, Hyundai, Honda, e altri nominati da The Race.
Per quanto riguarda Ford, l’interesse sarebbe legato principalmente a scopi di marketing e non fornirebbe dunque un reale sostegno tecnico. Difficile dire se la Red Bull accetterebbe una partnership simile. La possibilità di vedere Hyundai nel Circus, nel quale si collocherebbe come marchio inesperto, sono invece più lontane, di sicuro non a breve termine. Probabilmente dipenderà anche dalla prossima mossa della F1 per quanto riguarda il proprio piano di sostenibilità.
Le ambizioni della famiglia Andretti per un ritorno in F1 come team, sono invece ormai note. “Andretti Global” aveva presentato domanda alla FIA per un ingresso in Formula 1 dalla stagione 2024, tuttavia, la proposta non ha trovato l’accoglienza sperata, soprattutto da parte dei team competitor, anche se l’interesse è rimasto piuttosto alto. La famiglia Andretti, ha comunque un piano per entrare, tanto da aver avviato i lavori per la costruzione di una nuova sede operativa, per convincere anche i più scettici. Nel caso riuscisse ad entrare nel Circus lo farebbe montando un motore Renault e con il sogno di una coppia di piloti formata dal proprio pupillo Indy, Colton Herta, e Fernando Alonso.