La F1 non si ferma e si sposta verso il prossimo circuito, quello di Suzuka, altra tappa asiatica. I team stanno già trasferendo le proprie vetture verso l’autodromo, mentre la FIA ha continuato a lavorare su un piccolo incidente accaduto durante l’ultimo gran premio. Incidente che ha portato alla penalità di un pilota da scontare durante il week-end giapponese.
GP Suzuka, 5 secondi di penalità a Latifi
Piove sul bagnato per la Williams. La scuderia anglosassone è stata costretta al ritiro di entrambe le macchine sul circuito cittadino di Singapore, Albon per un suo errore in curva 6 che lo ha portato dritto contro le barriere, mentre Latifi per un incidente con Guanyu Zhou. La FIA, nel post-gara, ha analizzato questo contatto arrivando ad assegnare al pilota canadese 5 posizioni sulla griglia di partenza a Suzuka. Dal canto suo, Latifi ha totalmente ammesso l’errore giustificandosi, però, di non aver visto arrivare l’Alfa Romeo forse a causa della ridotta grandezza di questi specchietti.
“Dalla curva precedente ho guardato negli specchietti per vedere dove fosse Zhou. Non ho visto che era lì, quindi ho adottato il mio approccio normale per la linea di gara alla curva successiva. Non so se si trovasse in un punto cieco della vettura che lo specchietto non riesce a individuare. Purtroppo era lì e col senno di poi avrei dovuto lasciare più spazio, ma posso solo basarmi su ciò che vedo negli specchietti. L’obiettivo era quello di vedere la bandiera a scacchi e imparare da questa esperienza, essendo la mia prima gara qui, ma l’incidente ha causato danni alle sospensioni che ci hanno costretto a ritirare la vettura”.
Le parole di Albon dopo il suo ritiro
Il grande senso di apprensione da parte di Latifi non è certamente mancato nelle parole di Alex Albon. Il thailandese è stato costretto a fermare la macchina a causa di un impatto contro le barriere di curva 6, nella gara di ripresa da quell’attacco di appendicite avuto a Monza che lo aveva costretto a stare a casa.
“È un po’ frustrante ed è stato difficile stasera. La situazione è confusa e non c’è nulla di diverso rispetto al giro precedente, tuttavia mi sono bloccato sull’anteriore sinistra con il bagnato che rendeva difficile prevedere i freni. Anche se non c’è stato un problema e alla fine si tratta di un errore del pilota, i freni sono molto complicati sul bagnato ed è difficile farli entrare nella finestra giusta. Sapevamo che a Singapore probabilmente non avremmo lottato per i punti, quindi, anche se è difficile, possiamo guardare al Giappone e tornare a lottare”.
ARTICOLO DI FRANCESCO ORLANDO