L’accademia della F2 torna sul circuito cittadino in vista del weekend del GP di Baku, e prosegue la scaletta con la Sprint Race. Per questo weekend, i piloti si ritrovano a fronteggiare la sfida del circuito cittadino, uno scenario che negli scorsi anni ha regalato numerosi colpi di scena.
Allo spegnimento dei semafori, Mansell guadagna il suo spazio nella prima fila. D’altra parte, anche qualcos’altro si muove nelle retrovie: Gabriele Minì conquista qualche posizione di vantaggio alle spalle del leader. Nelle retrovie, Antonelli cerca di trovare uno spiraglio dalla decima posizione.
Come detto precedentemente, si tratta di un circuito cittadino, pertanto la possibilità di sorpasso sono minimizzate rispetto a un normale circuito. Tuttavia, non c’è spazio per rilassarsi, perche dopo i primi giri Minì conquista la leadership dopo aver messo sotto pressione Mansell. Che non riesce a reggere il ritmo e cede anche sotto la pressione da parte di Durksen che si prende la seconda posizione.
Minì alla ribalta, Antonelli raffreddato
Nelle retrovie, Antonelli ha difficoltà a reagire e si accomoda nel distacco tra lui e Browning. Questa Sprint Race del GP di Baku, regala colpi di scena generando una sfida a colpi di sorpassi tra gli allievi della F2: Browning, Antonelli e Bortoleto. D’altra parte, il degrado gomme inizia a farsi sentire e sbagliare diventa sempre di più una possibilità reale.
Nel frattempo, in prima fila accade qualcosa che permette a Durksen di sorpassare Minì e prendere la leadership. A sei giri dal termine , arriva il colpo di scena segnato da Miyata che finisce a muro dopo il tentativo di sorpasso. Con una safety car, il gruppo si ricompatta in attesa del rientro della safety car.
Al termine della safety car, la tensione è palpabile: Minì resta attaccato al leader ma perde una posizione. Anche Bortoleto resta segnato dalla ripartenza, perchè nonostante il contatto lo spinga nella barriera, il pilota prosegue la sua corsa. Alla bandiera a scacchi i nuovi equilibri restano invariati, con Durksen che conquista la prima posizione, seguito da Crawford e Minì.