Con il titolo piloti già conquistato e la Red Bull fuori dai giochi nel Mondiale Costruttori, Max Verstappen si presenta ad Abu Dhabi senza la pressione abituale. Tuttavia, le polemiche esplose dopo il GP del Qatar continuano a tenere banco, con l’olandese che non ha risparmiato critiche a George Russell, accusato di aver esagerato nella sua condotta durante il Q3 e di aver influenzato i commissari nel penalizzarlo.
Un episodio che fa discutere
La penalità subita da Verstappen in Qatar, per aver “guidato troppo lentamente e in modo non necessario” durante un giro di raffreddamento, ha privato l’olandese della pole position, assegnandola a Russell. Nella conferenza stampa ad Abu Dhabi, il campione del mondo Max Verstappen ha raccontato la sua versione dei fatti, con tono ironico ma visibilmente amareggiato:
“Russell andava a tutta velocità, come se fosse la situazione più pericolosa del mondo, ma stavamo tutti facendo un giro lento. Ho rallentato perché non volevo disturbare nessuno nella preparazione del giro. Mi sono messo nei guai cercando di stare lontano dai guai.”
Verstappen ha poi scherzato su come potrebbe comportarsi in futuro, e perché no, magari proprio ad Abu Dhabi, ultima gara del mondiale:
“Forse la prossima volta andrò sempre a tutta nel giro di rientro e farò finta di essere stato danneggiato da chiunque! Non voglio litigare con nessuno, ma è chiaro che cercare di essere gentile non ha funzionato.”
Critiche ai commissari e riflessioni sul finale di stagione
L’olandese non ha nascosto la delusione per una penalità che ritiene ingiustificata, sottolineando come la decisione dei commissari lo abbia sorpreso:
“Non ho fatto impeding a nessuno e non capisco come siano arrivati a quella conclusione. È stato deludente essere richiamato per qualcosa che non ritenevo un problema. Ho sempre cercato di stare fuori dai guai, ma questa volta mi ci sono trovato dentro.”
Un rapporto sempre più teso con Russell
Le tensioni con Russell, già esplose in Qatar, sembrano lontane dall’essere risolte. Verstappen, infatti, ha ribadito che non si pente delle dichiarazioni fatte e che rifarebbe tutto:
“Non ho rimpianti per quello che ho detto. Forse, sapendo come è andata la gara, avrei detto ancora di più. Non posso accettare comportamenti come quelli che ho visto nella stanza dei commissari. Non mi era mai successo nulla del genere in carriera.”
Nonostante le polemiche, Verstappen guarda con serenità alla gara di Yas Marina, l’ultima del campionato:
“Vincere sarebbe positivo, ma non è qualcosa che ci cambierà la vita. Sappiamo su cosa dobbiamo lavorare per il prossimo anno e useremo questa gara per imparare. Anche in Qatar, nonostante un inizio difficile, abbiamo dimostrato che la macchina può essere competitiva. Il nostro obiettivo rimane sempre lo stesso: fare del nostro meglio.”
Fonte dichiarazioni: FormulaPassion