La notizia era stata anticipata da diversi media e ora ha trovato la conferma. Adrian Newey lascerà la Red Bull a fine stagione, interrompendo prima della scadenza riportata sul contratto, il rapporto con il team austriaco. La futura destinazione di Adrian Newey non si conosce ancora, tantomeno l’anno in cui potrebbe essere operativo considerando che Newey fino al primo trimestre de 2025 si sposterà di reparto, dalla F1 alla Hypercar.
Newey, infatti, secondo quanto comunica Red Bull nel 2025 si dedicherà alla RB17 Hypercar, per poi dirigersi verso la prossima avventura dall’anno successivo. In questo modo potrebbe avallare il gardening, tema che Red Bull non affronta nel comunicato e dirigersi verso il prossimo team dal 2026. La scelta in relazione a questo, sembra orientarsi principalmente su Ferrari, in vantaggio sulla concorrenza di Aston Martin e Mercedes. Tutte e tre rappresentano una sfida, ancor più se si pensa che nel 2026 debutterà il nuovo regolamento. I frutti del lavoro di Adrian potrebbero già vedersi a stagione 2026 in corso, ma soprattutto nel 2027.
Un addio non a cuor leggero
Tutto sembra essere successo davvero in fretta. Da inizio stagione la Red Bull ha avuto a che fare con un clima piuttosto pesante nel team. Il caso Horner, con le accuse di molestie da parte di una dipendente Red Bull, il processo interno e l’assoluzione, ha infatti portato alla luce varie dinamiche di potere, che sono scaturite in principio dalla morte del fondatore del brand di bevande energetiche, Dietrich Mateschitz. Dinamiche che hanno generato un vero e proprio terremoto in Red Bull, con un Christian Horner disposto ad andare contro tutti, anche contro dei punti saldi del team come Helmut Marko, Max Verstappen e Newey, pur di preservare il proprio potere. Il tempo ha iniziato a scorrere come sabbia in una clessidra e la prima partenza, legata a questa nuova linea della Red Bull è proprio quella di Adrian Newey, il padre di tante monoposto vincenti in Red Bull.
Adrian Newey e Red Bull si separano: l’annuncio
Una volta tracciato il sentiero e trovati i sostituti di Newey, Red Bull ha scelto di liberare il genio che per anni si è tenuto stretto per paura che andasse alla concorrenza. Con queste parole il team ha voluto ricordare e ringraziare Newey di questi 19 anni passati insieme.
“Oracle Red Bull Racing annuncia che il Chief Technical Officer Adrian Newey lascerà il Red Bull Technology Group nel primo trimestre del 2025. Il capo ingegnere si ritirerà dai compiti di progettazione della Formula Uno per concentrarsi sullo sviluppo finale e sulla consegna della prima hypercar della Red Bull, l’attesissima RB17. Rimarrà coinvolto e impegnato in questo entusiasmante progetto fino al suo completamento.
Da quando è entrato a far parte della Red Bull Racing nel 2006, la visione e la leadership tecnica di Adrian sono state determinanti per il Team e il Gruppo nel conseguimento di ben sette titoli del Campionato Piloti di F1 e sei del Campionato Costruttori, per un totale di 118 vittorie e 101 pole, tra cui la pole e la vittoria di STR 2008.”
Le parole di Adrian Newey
“Fin da quando ero un ragazzino, volevo diventare un progettista di auto veloci. Il mio sogno era quello di diventare un ingegnere di Formula Uno e ho avuto la fortuna di realizzare questo sogno. Per quasi vent’anni ho avuto il grande onore di svolgere un ruolo chiave nei progressi della Red Bull Racing, da neonata a scuderia pluripremiata. Tuttavia, ritengo che sia giunto il momento di passare il testimone ad altri e di cercare nuove sfide per me stesso. Nel frattempo, le fasi finali dello sviluppo della RB17 sono ormai alle porte, quindi per il resto del mio tempo con il Team mi concentrerò su questo aspetto.”
“Vorrei ringraziare le tante persone straordinarie con cui ho lavorato alla Red Bull negli ultimi 18 anni per il loro talento, la loro dedizione e il loro duro lavoro. È stato un vero privilegio e sono certo che il team di ingegneri sia ben preparato per il lavoro da svolgere per l’evoluzione finale della vettura nell’arco dei quattro anni previsti da questo regolamento. A titolo personale, vorrei anche ringraziare gli azionisti, i defunti Dietrich Mateschitz, Mark Mateschitz e Chalerm Yoovidhya per il loro incrollabile sostegno durante il mio periodo alla Red Bull, e Christian, che non è stato solo il mio partner commerciale ma anche un amico delle nostre rispettive famiglie. Grazie anche a Oliver Mintzlaff per la sua gestione e a Eddie Jordan, mio caro amico e manager”.