L’addio di Daniel Ricciardo alla Formula 1 ha sorpreso molti, ma non tutti. Dopo un ritorno in Red Bull carico di aspettative, le sue prestazioni non hanno convinto i vertici della scuderia, che hanno deciso di puntare sul giovane Liam Lawson per concludere la stagione. A spiegare i motivi di questa scelta è stato Helmut Marko, consulente storico di Red Bull, che in un’intervista ha tracciato un quadro chiaro e diretto della situazione, sottolineando come Ricciardo non fosse più il pilota di una volta.
Ricciardo lascia la F1 con un po’ di amaro in bocca
“Le grandi storie non finiscono mai come ci aspettiamo”, affermava Stephen King, e questa frase si adatta perfettamente alla vicenda di Daniel Ricciardo. Il percorso del pilota australiano è stato complesso. Daniel ha attraversato diversi team, trovando però sempre un po’ di casa in Red Bull, dove ha ottenuto 7 delle sue 8 vittorie in carriera. Il team austriaco ha sempre creduto in lui e, dopo l’addio del 2018 e le parentesi in Renault e McLaren, lo ha riaccolto. Gli ha offerto una seconda opportunità, un posto in AlphaTauri, con la speranza di rivederlo un giorno al fianco di Max Verstappen, e di ritrovare “il vecchio Daniel”, come anche lui stesso desiderava. Tuttavia, con il passare dei mesi, le cose hanno preso una piega diversa. Le ambizioni di Visa Cash App RB si sono affievolite, e il tempo – insieme ai punti portati – ha iniziato a pesare sempre di più.
Il team si è trovato di fronte ad una scelta: tenere Ricciardo o dare spazio ad un giovane talento come Lawson. La scelta è ricaduta su Lawson.
Helmut Marko e la scelta su Ricciardo: “L’istinto omicida non c’era più”
In un’intervista a Motorsport-Total, Helmut Marko ha approfondito le motivazioni che hanno portato alla separazione da Daniel Ricciardo. “Se avessimo saputo cosa gli è successo, lo avremmo aiutato”, ha dichiarato Marko. “Non vediamo più in lui quei punti di forza, come le frenate in ritardo o i sorpassi aggressivi”, ha spiegato. Secondo Marko, Ricciardo ha perso il suo “killer instinct”, quella grinta che lo caratterizzava, e questo ha spinto la Red Bull a prendere una decisione drastica. “Era chiaro che non era più al livello necessario per tornare in Red Bull Racing”.
Marko ha anche fatto luce sul momento in cui il rapporto tra Red Bull e Ricciardo iniziò a deteriorarsi, ricordando il clamoroso passaggio dell’australiano alla Renault nel 2018. “C’era un accordo con una stretta di mano”, ha raccontato, spiegando come Ricciardo avesse improvvisamente cambiato idea dopo aver espresso preoccupazioni sulla scelta del team di passare ai motori Honda. “Si era lasciato convincere dalle sciocchezze della Renault e di Cyril Abiteboul”, ha detto Marko, con un tono che tradisce ancora amarezza. Nonostante il ritorno nel 2023, il rapporto tra le parti non ha più trovato la solidità di un tempo, e la fiducia non è mai stata completamente ristabilita.
Giovani promesse in rampa di lancio: “Lawson ha meritato il posto”
Il futuro della Red Bull, secondo Marko, è nei giovani talenti. “Ricciardo è stato riportato in F1 con l’idea di valutare se potesse tornare in Red Bull Racing, ma abbiamo deciso di guardare al futuro”, ha spiegato il consulente austriaco. E il futuro, per Red Bull, si chiama Liam Lawson, che ha colto l’opportunità offerta con grande determinazione. “Lawson ha mostrato il suo valore, e lo stiamo valutando in confronto a Yuki [Tsunoda] per capire chi potrà essere un pilota di riferimento per i prossimi anni”, ha affermato Marko. La decisione di promuovere Lawson, infatti, è vista come una mossa necessaria per dare spazio a una nuova generazione di talenti, come anche Isack Hadjar, altro giovane promettente del programma Red Bull.
Le riflessioni sul futuro di Ricciardo: “Non vuole fare il pilota di riserva”
Il destino di Daniel Ricciardo dopo l’addio alla Visa Cash App RB è ancora incerto. Marko ha confermato che Red Bull sarebbe interessata a mantenere Ricciardo come terzo pilota o ambassador del marchio, soprattutto per la sua enorme popolarità, in particolare negli Stati Uniti. “Abbiamo avuto una conversazione chiara: siamo interessati ad averlo come pilota di riserva, ma Ricciardo non vuole quel ruolo”, ha spiegato. Il consulente ha anche aggiunto che il pilota australiano non sembra interessato a ricoprire ruoli marginali legati al marketing o agli sponsor: “Ha un buon conto in banca, e sta valutando come plasmare il suo futuro. Non credo che lo vedremo in altre categorie, ma non è detto che voglia restare nell’orbita della Formula 1”.
La storia tra Daniel Ricciardo e Red Bull sembra così giunta a un epilogo definitivo, con Liam Lawson che prenderà il suo posto in griglia a partire dal prossimo GP di Austin. Se per Ricciardo si chiude un importante capitolo della sua carriera, per Lawson si apre una grande opportunità, come sottolineato da Marko: “Lawson merita questa chance, e vogliamo vedere di cosa è capace nei prossimi GP”. Resta da vedere quale sarà la prossima avventura di Ricciardo, che sembra già pronto a guardare avanti, come indicato nel suo messaggio di commiato su Instagram: “Alla prossima avventura”.