Con un GP del Messico dominato dall’inizio alla fine, Carlos Sainz ottiene la sua quarta vittoria in carriera e la sua seconda in stagione. Norris e Leclerc completano il podio, con il pilota McLaren che riduce a 47 punti il gap da Verstappen nel mondiale piloti. Con il doppio podio, Ferrari scavalca Red Bull al secondo posto nella classifica costruttori, portandosi a 29 punti dal leader McLaren. Gara nervosa per Verstappen, che cerca di buttare fuori Norris due volte e viene penalizzato di 20 secondi, terminando sesto alle spalle delle due Mercedes.
La cronaca della gara
Al via, Max Verstappen ha un ottimo scatto e si porta in testa, affiancando e poi superando Carlos Sainz. In pieno stile Verstappen, l’olandese forza la staccata in curva 1 e spinge fuori lo spagnolo, che taglia la chicane riportandosi in testa, salvo poi cedere la leadership al campione del mondo.
Nel frattempo, Lewis Hamilton supera il compagno George Russell per la quinta piazza, mentre Alex Albon e Yuki Tsunoda sono protagonisti di un grosso incidente che costringe entrambi al ritiro. Fortunatamente, però, entrambi i piloti sono ok. Dietro, Sergio Perez (risalito fino in 13esima posizione) viene penalizzato di 5 secondi per falsa partenza.
Verstappen e Norris: ci risiamo
Dopo il periodo di safety car, Verstappen mantiene la leadership su Sainz, ma tempo 2 giri e il ferrarista si riprende la testa della corsa con una staccata da manuale in curva 1. Dopo un giro, anche Lando Norris tenta il sorpasso su Verstappen (che lamenta problemi alla batteria), ma il numero 1 lo accompagna fuori come da tradizione due volte in due curve (puniti con due penalità da 10 secondi l’una). Ne approfitta Leclerc, che da quarto si porta in seconda posizione.
I primi giri del GP del Messico sembrano essere una replica di Austin: Verstappen e Norris si fanno guerra, mentre Ferrari ringrazia e si regala un altro 1-2. Nel frattempo, un paio di posizioni più indietro, Russell si riprende la posizione su Hamilton, mentre la zona punti è conclusa dalle due Haas, Gasly e Lawson. Difficoltà per Perez (11esimo) e Piastri (15esimo) a risalire dopo la brutta qualifica di ieri.
Leclerc, che brivido alla fine!
Dopo Albon e Tsunoda al via, Alonso si unisce alla lista dei ritirati per un problema meccanico: non il regalo migliore per il suo 400esimo weekend in Formula 1. Al giro 19, Perez cerca di sorpassare Lawson, ma il neozelandese si difende con le unghie e con i denti e Perez esce dalla battaglia sconfitto e con danni alla sua Red Bull.
Dopo una fase centrale di gara senza colpi di scena, negli ultimi 20 giri i doppiati mischiano un po’ le carte in tavola e Norris si avvicina a Leclerc. Al giro 63, Leclerc perde la vettura prima del rettilineo e si fa sorpassare da Norris, scalando così in terza posizione. Senza niente da perdere, il monegasco rientra ai box per far segnare il giro veloce, guadagnando così un punto in più.
Termina, così, il GP del Messico. La top 10 recita: Sainz, Norris, Leclerc, Hamilton, Russell, Verstappen, Magnussen, Piastri, Hulkenberg e Gasly.