Il mercato degli ingegneri in Formula 1 sta vivendo un periodo particolarmente intenso, con numerosi trasferimenti che stanno ridefinendo gli equilibri tra i team. Tra i protagonisti di questo movimentato scenario c’è la Ferrari, guidata da Frederic Vasseur, che sembra essere alla ricerca di nuovi talenti per rafforzare la sua squadra tecnica. Dopo l’arrivo del direttore tecnico Loic Serra, proveniente dalla Mercedes, Vasseur avrebbe messo gli occhi sui motoristi Renault: a confermare questo interesse è stato Luca De Meo, amministratore delegato del gruppo Renault, in una recente intervista.
Vasseur a caccia di talenti Renault
Durante l’intervista rilasciata a L’Equipe, De Meo ha rivelato che Frederic Vasseur ha contattato Renault per esplorare la possibilità di portare alcuni tecnici della casa francese a Maranello. “Fred Vasseur ci ha chiamato per chiederci se poteva prendere qualcuno dei nostri tecnici e se potevamo risparmiare loro il periodo di gardening leave,” ha dichiarato De Meo. Il “gardening leave” è il periodo di inattività obbligatoria che gli ingegneri di Formula 1 devono rispettare prima di poter iniziare a lavorare per un nuovo team.
L’apertura mostrata da De Meo non sorprende, considerando la recente decisione di Alpine (la squadra di Formula 1 di proprietà Renault) di abbandonare la produzione di motori per diventare, a partire dal 2026, un team cliente della Mercedes. Un cambiamento che ha aperto le porte a possibili partenze di tecnici specializzati, molti dei quali potrebbero essere attratti dall’idea di contribuire alla progettazione delle power unit Ferrari.
La fine dei motori Renault in F1
Il 2026 segnerà una svolta importante per Alpine, che non produrrà più motori internamente e si affiderà ai propulsori Mercedes per competere in Formula 1. La decisione, comunicata ufficialmente dal gruppo Renault, segna la fine di un’era, lasciando in sospeso il destino della storica factory di Viry-Châtillon, sede della produzione delle power unit Renault. Nonostante De Meo abbia garantito che non ci saranno licenziamenti e che tutti i tecnici coinvolti saranno riassegnati ad altri progetti, è evidente che molti potrebbero cogliere l’opportunità di trasferirsi in altri team di Formula 1, in cerca di nuove sfide.
“Abbiamo garantito che non ci saranno perdite di posti di lavoro, ma se ci saranno persone attratte dall’idea di progettare un motore per la Formula 1 non avranno problemi a ricollocarsi altrove,” ha aggiunto De Meo. La Ferrari, sotto la guida di Vasseur, si sta muovendo con decisione sul mercato per rafforzare il proprio team tecnico, consapevole che le prossime sfide in pista richiederanno competenze specifiche e avanzate nel campo delle power unit.
Vasseur e i legami con Renault
La mossa di Frederic Vasseur di puntare sui tecnici Renault non è casuale. Il team principal della Ferrari ha infatti ricoperto il ruolo di team principal della scuderia francese nella stagione 2016, prima dell’arrivo di De Meo alla guida del gruppo. Questa esperienza gli ha permesso di conoscere a fondo l’organizzazione e le competenze degli ingegneri di Viry-Châtillon, il che potrebbe facilitare l’integrazione di alcuni di loro all’interno del team Ferrari.
L’obiettivo di Vasseur è chiaro: rafforzare l’organigramma tecnico di Maranello con figure di grande esperienza nel campo delle power unit. Gli ingegneri Renault hanno alle spalle anni di sviluppo in Formula 1, lavorando su motori che hanno contribuito a scrivere pagine importanti della storia della massima categoria automobilistica. Ora, con la fine della produzione di motori Renault in F1, quei talenti potrebbero rappresentare una risorsa preziosa per la Ferrari.
Un mercato degli ingegneri sempre più competitivo
Il mercato degli ingegneri è diventato una vera e propria sfida per i team di Formula 1. Negli ultimi mesi, trasferimenti chiave hanno stravolto gli equilibri tecnici: Adrian Newey ed Enrico Cardile sono passati in Aston Martin, Jonathan Wheatley si è unito al progetto Audi, e Rob Marshall ha deciso di passare in McLaren. La Ferrari, non volendo restare indietro, ha già iniziato a rafforzare il suo organico con l’arrivo di Loic Serra e ora guarda con interesse ai talenti provenienti da Renault. Tutti questi cambiamenti sono stati fatti ovviamente in ottica 2026, con il nuovo ciclo tecnico.
Il team di Maranello è dunque consapevole che le future sfide, richiederanno un livello tecnico altissimo. L’interesse per i motoristi Renault non è solo una mossa strategica per migliorare le performance della power unit Ferrari, ma anche un modo per rimanere competitivi in un ambiente sempre più difficile. Il contributo di tecnici esperti potrebbe fare la differenza nella rincorsa al titolo mondiale, che Ferrari insegue da tempo.
Fonte dichiarazioni: FormulaPassion