Quando c’è una polemica, un problema tutti puntano il dito contro la FIA, ma quando al posto di una polemica bisogna evidenziare una cosa positiva il nome della FIA non viene fatto mai: questo il grido d’allarme, lanciato dal presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem nel corso di un’intervista concessa a Motorsport.com. Secondo Ben Sulayem per la FIA è impossibile ottenere i meriti di un’operazione, data la bolla d’odio e di mal fiducia che si è generata nel corso degli anni nei confronti della Federazione.
Dal suo arrivo nel 2021 Ben Sulayem ha dovuto affrontare diverse questioni spinose, trovando anche diverse soluzioni che hanno portato a dei risultati, come ad esempio la questione dei Track Limits in Austria, al Red Bull Ring. La FIA, dall’arrivo di Ben Sulayem ha anche rinnovato la propria struttura, introducendo un centro operativo remoto per assistere il controllo delle gare in pista. Inoltre ha lanciato un programma per la formazione e di steward e direttori di gara. Tutte cose che non sono state commentate. O per lo meno non tanto quanto quelle negative, che ottengono subito una grandissima risonanza.
Ben Sulayem deluso dal poco riconoscimento, anche economico, verso la FIA
Nell’analizzare la situazione della FIA, tra reputazione e introiti finanziari il presidente, Mohammed Ben Sulayem ha espresso chiaramente la propria delusione. “Non avremo mai il merito. È impossibile. Riceveremo solo spazzatura. Questo lo so.” ha confessato Ben Sulayem a Motorsport.com.
La tensione tra F1 e FIA è aumentata nel corso degli ultimi anni, diverse questioni hanno portato ad uno scontro tra i detentori dei diritti commerciali e la Federazione. In particolare negli ultimi mesi le divergenze hanno riguardato la questione legata ad un possibile allargamento del numero di scuderie iscritte al campionato. Ma non solo. Proprio Ben Sulayem è infatti finito al centro di uno scandalo legato ad una possibile acquisizione della categoria da parte del fondo sovrano dell’Arabia Saudita di cui Ben Sulayem si sarebbe fatto tramite. La questione è andata avanti e Liberty Media ha addirittura minacciato di ricorrere a vie legali, non avendo apprezzato l’intervento di Ben Sulayem che non ha gradito, il fatto di non essere coinvolto nelle questioni economiche. Come ha ribadito nel corso dell’intervista a Motorsport.com.
“Se si considera la situazione, tutti hanno fatto soldi con la FIA, tutti tranne la FIA. Tutti si prendono il merito, tranne la FIA.”
“È vero. Quando sono subentrato, avevamo un costo operativo di meno 20 milioni. Perché? Perché abbiamo le nostre entrate come tutti. Ma guardate i promotori… E sono contento per loro e mi congratulo con loro, sono abbastanza intelligenti da farlo…”.
“Ma sarò molto, molto onesto, come sempre. Liberty Media ha fatto un ottimo lavoro per trasformare la Formula 1. Se mi dicessi che se potessi tornare indietro nel tempo, lo annullerei? Assolutamente no. Non lo annullerei, ma farei in modo che la FIA sia due volte alla pari con loro”.
“Sono un buon promotore, davvero. Se mi chiedete oggi: c’è qualcuno che è capace quanto loro? Vedo che non c’è. Li sostengo in quello che stanno facendo. La FIA lavora con loro nel miglior modo possibile. Ma poi, i regolamenti e la governance sono opera della FIA”.
“E poi, lasciamo che tutti facciano soldi. Lasciate che i piloti si divertano, corrano in modo sicuro e facciano soldi. E che i team principal guadagnino di più, e lo stanno facendo. Ma la FIA non avrà mai il merito. È impossibile”.
Un percorso contorto, con ancora tante questioni da risolvere
Ci sono ancora tante questioni da dover risolvere, e ad ogni weekend se ne aggiungono altre. Recentemente la FIA è stata chiamata in causa per la questione delle ali flessibili, altro tema particolarmente spinoso. Nello stesso weekend, a Singapore è arrivata inoltre la decisione di utilizzare il pugno di ferro contro le parolacce, e anche da questa situazione la FIA non ne è uscita proprio bene. Per non dimenticare poi che ci troviamo in mezzo ad un periodo di transizione e che nel 2026 ci sarà un nuovo regolamento. Tutte questioni che richiedono alla FIA una grande mole di lavoro. Vedremo se, almeno questo verrà lodato o meno.