Ambizione, rinascita. La Williams è chiamata ancora una volta a rialzarsi da una stagione difficile, culminata con l’addio di Jost Capito, arrivato nel periodo del profondo cambiamento a Grove con la nuova presidenza. La Williams ha terminato la stagione all’ultimo posto in campionato riuscendo a raccogliere otto punti e prima di volgere lo sguardo al 2023 dovrà capire a chi destinare l’importante ruolo di Team Principal. Un ruolo che Capito aveva ereditato da Claire e Frank Williams, e che ora potrebbe tornare in mano ad un’altra importante donna che il team e il paddock conoscono bene: Susie Wolff.
Susie e Claire, due modelli di vita
“Mi dimetto per permettere a Dorlinton un nuovo inizio”. Con queste parole Claire Williams, a settembre del 2020 annunciava la separazione definitiva tra la celebre scuderia inglese e la sua famiglia fondatrice, di cui lei, attraverso il ruolo di vice Team Principal che rivestiva dal 2013, affianco al padre, Sir Frank, rappresentava l’ultima grande colonna. La Williams era stata venduta da poco alla società Dorlinton Capital, con l’obiettivo di preservarne la storia e l’identità ridando prestigio e un futuro ad un team sull’orlo del fallimento e che non poteva sopravvivere con le proprie forze o con la propria storia. Un passo difficile, audace, ma necessario per permettere alla creatura di suo papà e di tutta la famiglia Williams, di ritrovare la brillantezza e la potenza delle vecchie glorie del passato che hanno portato a Grove 9 campionati costruttori, 7 campionati piloti e ben 114 vittorie.
Claire ha dedicato tutta la sua vita al team prendendone il timone negli anni più difficili, quelli della rinascita, con un nuovo motore, partnership, piloti. Lo ha fatto anche in uno dei periodi più bui nella sua vita privata legato alla scomparsa della mamma, Virginia, una vera e propria roccia nella vita di Frank, e dell’intera famiglia Williams, team incluso. Claire ha dimostrato la stessa tenacia, mettendo in gioco tutta se stessa nel tentativo di salvare la squadra e i propri dipendenti, parte della famiglia Williams. Quella grande famiglia dal 2012 al 2015 ospitò anche un’altra giovane donna, una figura complementare a quella di Claire: Susie Wolff.
L’inizio della storia in Williams
“All’età di 12 anni ho fatto il mio progetto di classe sulla Williams, e lo conservo ancora oggi – scriveva Susie nel 2020.“Non sapevo che 20 anni dopo avrei rappresentato la Williams in pista al Gran Premio di Gran Bretagna, mentre mio marito aveva iniziato il suo percorso in F1 con la squadra. La famiglia Williams ha costruito un’eredità che pochi possono competere e un nome che sarà per sempre sinonimo del nostro sport. Da parte di entrambi, un enorme grazie per tutto.”
Susie Wolff, ha iniziato a costruire la sua carriera dai kart per arrivare nel 2014, sotto la guida della Williams – team per il quale dal 2012 ricopriva anche il ruolo di collaudatore e pilota di sviluppo, ad essere la prima donna a partecipare a un weekend ufficiale di Formula 1 dal 1992. Il suo amore per lo sport è poi proseguito nei ruoli manageriali, ed è forse qui che sono arrivate le conferme più grandi. Nel 2018 ha rivestito il ruolo di team pricipal del team Venturi Formula E, diventandone CEO dopo tre stagioni, dimostrando di avere una grande dote e una profonda dedizione anche in quello – considerando anche gli ottimi risultati ottenuti in quel contesto. A causa dell’acquisizione della Maserati per la stagione 2022-23, Susie ha lasciato la Formula E rimettendosi sul mercato.
Un ritorno a casa?
Le voci su un suo ritorno in Williams, al posto del neo uscente Team Principal Jost Capito, sebbene siano ancora supposizioni, sono piuttosto insistenti e il motivo è ben chiaro. Susie porterebbe conoscenze, risorse, competenze, sogni ad un team che ha bisogno di un futuro ambizioso per poter tornare alla vittoria. Il suo rapporto con Toto Wolff, con il quale è sposata da 11 anni, rafforzerebbe, oltre la posizione di Susie, già fortemente apprezzata nel paddock, la collaborazione tra la Williams e la Mercedes. Ambizione, competenza sono due punti su cui la Williams deve necessariamente lavorare, e lo potrebbe fare attingendo ad una delle figure più importanti e influenti che gravita attorno al proprio orticello e che è già pronta alla prossima sfida.