Costa caro l’errore commesso nella Q3 del GP di Austin a George Russell. Mercedes è stata costretta a lavorare sulla vettura oltre il tempo consentito dal regolamento sul parco chiuso. Per questo, Russell dovrà partire in gara dalla pit lane.
Weekend compromesso per Mercedes: Russell dalla pit lane e Hamilton 18°
Il fine settimana americano sta andando quasi tutto storto per Mercedes. Nonostante il buon inizio del venerdì e la discreta sprint del sabato, in qualifica le due frecce d’argento non hanno di certo brillato. Lewis Hamilton in Q1 non è riuscito ad andare oltre al 19° posto, che in griglia diventerà poi 18° per via della penalità inflitta a Lawson. George Russell invece ha fatto il suo fino all’ultimo tentativo del Q3. Ma, durante il suo tentativo, ha completamente perso la sua vettura mentre affrontava curva 19. La Mercedes numero 63 ha impattato contro le barriere, rimanendo seriamente danneggiata. Nonostante l’incidente, Russell avrebbe dovuto conservare la sua sesta posizione in griglia di partenza, ma i danni riportati lo costringeranno a partire dalla pit lane.
Sulla vettura di Russell erano montati i corposi aggiornamenti portati dal team per il GP d’Austin. Le modifiche, aveva tra l’altro portato di due piloti Mercedes a essere ottimisti per la sprint race di ieri. Buoni propositi però smentiti dagli effettivi risultati. La sprint ha visto le due auto tedesche accontentarsi di un quinto e sesto posto, mentre le qualifiche, come detto, sono state disastrose. Ma non è finita qui. Infatti, la Mercedes è sbarcata negli Stati Uniti con solo due pacchetti dei nuovi aggiornamenti, ovvero uno per pilota. Russell, incappando nell’incidente in Q3, ha reso inutilizzabile la vettura con le nuove specifiche, vedendosi così costretto a montare ricambi provenienti dalla vecchia configurazione usata dalla sua vettura.
Penalità arrivata per aver infranto il parco chiuso, non per le vecchie specifiche
George Russell dovrà quindi abituarsi in fretta ad una vettura completamente diversa rispetto a quella guidata fino al Q3 nel GP di Austin. A niente è servito il gesto altruista del suo compagno di squadra. Infatti, Lewis Hamilton si era proposto di cedere il suo pacchetto di aggiornamenti alla vettura gemella, in modo da salvare la sesta posizione ottenuta da Russell a fine qualifica. L’opzione è stata però scartata dal team Mercedes, in quanto avrebbe significato impegnarsi in un doppio e faticoso lavoro su entrambe le macchine. La partenza dalla pit lane, del resto, non è arrivata per aver montato dei pezzi di ricambio diversi rispetto le parti utilizzate nel corso di questo fine settimana.
Russell, pur essendo costretto a gareggiare con un assetto utilizzato a Singapore, dovrà scattare dalla pit lane per aver infranto l’articolo 40.6 del regolamento. La regola del parco chiuso, infatti, ordina alle scuderie di coprire le auto, con appositi sigilli FIA, entro le due ore dopo la fine di una sessione. Mercedes, invece, è stata costretta a lavorare ben oltre questo limite di tempo, così come confermato da un suo portavoce. “Dopo l’incidente di ieri, la squadra ha dovuto lavorare tutta la notte per ripristinare le specifiche, violando così l’articolo 40.6. Questo stabile che le auto devono essere coperte due ore dopo la fine delle qualifiche“.
Fonte: skysport.com