Oliver Oakes, nuovo team principal del team di F1 BWT Alpine, ha recentemente sottolineato l’importanza della pazienza per raggiungere il successo nel ristrutturare la squadra. Il suo passaggio alla guida del team, avvenuto dopo la pausa estiva del 2024, è parte di una strategia più ampia per riportare la scuderia francese ai vertici del campionato. Tuttavia, la strada verso il successo è lunga e i cambiamenti necessari richiederanno tempo.
La sfida di Oakes in Alpine e in F1
Oliver Oakes si trova ad affrontare una sfida cruciale in un momento decisivo per la scuderia francese di F1. Da quando ha assunto la direzione del team dopo la pausa estiva, ha ereditato una situazione complessa, contrassegnata da prestazioni insoddisfacenti e da una posizione difficile nella classifica. Infatti, dopo un avvio di stagione disastroso che ha visto Alpine concludere in fondo alla griglia al Gran Premio del Bahrain, il team ha collezionato soltanto 13 punti, posizionandosi al nono posto nella classifica costruttori.
A complicare ulteriormente le cose, i frequenti cambi di leadership non hanno contribuito a migliorare la situazione. Il predecessore di Oakes, Bruno Famin, ha lasciato il suo incarico dopo meno di un anno, avendo preso il posto di Otmar Szafnauer. Questi continui avvicendamenti ai vertici del team hanno generato un’ulteriore instabilità, rendendo ancor più arduo il compito nel riportare Alpine a competere ai livelli più alti della Formula 1.
Durante un’intervista rilasciata a Motorsport.com, Oakes ha spiegato come la sua esperienza nella gestione di Hitech, team di successo nelle categorie junior, non sia completamente trasferibile alla F1, dove le dinamiche e le dimensioni delle operazioni sono molto più complesse. Ha ammesso:
“Sapevo che sarebbe stato un lavoro impegnativo. Ci sono lati positivi e negativi. L’aspetto negativo è che c’è tantissimo da fare, e mi sono trovato a dover affrontare subito tutte queste sfide appena dopo la chiusura della fabbrica. Tuttavia, l’aspetto positivo è che ci sono anche opportunità di miglioramento rapido.”
Sguardo verso il futuro
Oakes ha riconosciuto che la costruzione di fiducia all’interno del team è cruciale per poter affrontare il futuro con successo. Alpine ha attraversato anni turbolenti, caratterizzati da cambi di management e difficoltà operative che hanno minato la stabilità della squadra.
“Bisogna essere pazienti e costruire fiducia. Il team ha affrontato molti ostacoli negli ultimi anni, e dobbiamo fare attenzione a prendere le decisioni giuste e a fare i passi giusti in avanti.”
Nonostante le difficoltà, però, Oakes vede in Alpine un potenziale ancora inespresso e ritiene che ci siano le condizioni per migliorare. Bisognerebbe attendere il 2025 per avere sotto gli occhi la reale crescita del team, stando a quanto dichiarato dal team principal:
“Spero che le persone a Enstone siano consapevoli del percorso che stiamo intraprendendo. Abbiamo lavorato duramente per migliorare e ci aspettiamo di vedere qualche risultato entro la fine dell’anno. Il vero banco di prova sarà come affronteremo il 2025. Non credo che ci saranno cambiamenti drastici da qui alla fine dell’anno, ma il vero viaggio sarà determinato dalle decisioni che prenderemo nei prossimi mesi.”
Oakes guarda inevitabilmente al futuro. Dal nuovo motore che non sarà più Renault, alle nuove normative che entreranno in vigore nel 2026, la prossima stagione sarà inevitabilmente un trampolino di lancio. L’obiettivo di Alpine è fare sì dei passi avanti, consapevoli però che in F1 nulla è garantito.
Determinazione e approccio strategico
La complessità del compito che attende Oakes non va sottovalutata. La necessità di ristrutturare il team, mantenere alta la motivazione dei piloti e pianificare il futuro tecnologico, mentre si affrontano le sfide del presente, richiederà una combinazione di pazienza, strategia e decisioni rapide. Oliver sembra pronto ad affrontare queste sfide con determinazione, consapevole che il successo non arriverà facilmente, ma convinto che con il giusto approccio Alpine potrà tornare a competere ai massimi livelli della Formula 1.