E’ ufficialmente iniziato il weekend di Baku. La Formula Uno ritorna in pista per l’ottava gara del mondiale, su un tracciato che può rappresentare un bel banco di prova per entrambe tutte le scuderie.
Red Bull contro Ferrari
Vorrà, dopo il successo di Barcellona e Monaco, continuare la striscia di vittorie consecutive la Red Bull. Il team di Milton Keynes, analizzando la pista, sembrerebbe partire con i favori del pronostico. Occhio però alla Ferrari che va invece alla caccia del riscatto e non vuole permettere al team austriaco di “mettere le ali”.
Cambiamenti in vista
Per continuare a spingere, non mancano le novità in casa Red Bull. La squadra austriaca monterà infatti la Power Unit di tipo 2, senza eseguire grandi cambiamenti rispetto alla PU1, sulla RB18 sia di Checo Perez che di Max Verstappen. Cambiamento ovviamente già studiano e organizzato prima dell’inizio della stagione. Con un massimo di 3 Power Unit disponibili, prima della penalità, la gestione sotto quest’aspetto sarà di fondamentale importante per tutti i team.
Verstappen: “Pensiamo a noi stessi”
Verstappen è dunque pronto. Il campione del mondo lancia la sfida alla Ferrari, rispondendo anche alle dichiarazioni di inizio settimana di Mattia Binotto. “Penso che la Ferrari sia molto competitiva ed è un bene per lo sport, noi siamo concentrati su noi stessi e non mi interessa granché cosa dicano gli altri. Il nostro obiettivo ogni weekend è vincere la gara. Sinceramente il mio approccio è lo stesso di tutti gli altri fine settimana. Ci sono state circostanze sfortunate in passato che non mi hanno permesso ancora di salire sul podio qui a Baku”.
La questione salary cap
Ha fatto molto discutere, durante la settimana, la possibilità di un salary cap per i piloti. Sull’argomento, Verstappen ha commentato così: “Credo che la F1 stia diventando così popolare soprattutto grazie ai piloti e dunque non trovo giusto che si vada ad intervenire sui compensi da riconoscere ai piloti. Ad ogni modo è ancora tutto molto vago. Sarebbe una decisione che andrebbe a minare anche le categorie minori, perché spesso gli accordi di sponsorizzazione prevedono poi delle percentuali da riconoscere in futuro nel caso in cui il pilota riesca ad arrivare in F1. Con stipendi meno cospicui anche le sponsorizzazioni per provare a fare carriera diminuirebbero complicando il percorso di molti piloti”.
FONTE DICHIARAZIONI: FormulaPassion