Sono in corso le trattative tra la FIA e quattro nuove potenziali scuderie di F1 per l’ingresso dell’undicesimo team in griglia. Entro tre settimane la Federazione Internazionale – Fédération Internationale de l’Automobile – promulgherà gli esiti delle valutazioni. La squadra che ne uscirà trionfante potrà diventare l’undicesima scuderia della F1 a partire dal 2025.
Corsa… all’undicesimo posto per Andretti Cadillac in F1
La F1 è uno sport in continua evoluzione. Al momento risulta che il team Andretti Cadillac del campione del mondo di F1 del 1978 Mario Andretti abbia superato la disamina. Disamina che fa seguito a un ballottaggio con HiTech, un’altra delle quattro potenziali scuderie candidate. Ma il verdetto finale spetterà al promotore, Liberty Media. Promotore poco incline a estendere il numero delle scuderie in griglia, dato che questo ingresso comporterebbe una fetta in meno di guadagni…
Prima della sosta estiva nel paddock si vociferava che le candidature dei team Andretti Cadillac e HiTech fossero, infatti, le più papabili. Ma negli ultimi giorni le indicazioni stanno andando nella direzione della sola squadra di Andretti. A fine febbraio era scattata la data limite per la presentazione della domanda d’ammissione al Circus. Allo scadere del termine, gli ispettori della Federazione Internazionale hanno verificato il potenziale tecnico delle scuderie candidate. In particolare, hanno visitato le sedi e analizzando le strutture. Dopodiché hanno analizzato la situazione finanziaria, altra questione cruciale del processo di valutazione.
Le opportune precauzioni di Liberty Media
Uno degli aspetti più delicati è la conferma dell’impegno delle squadre nel lungo periodo. Onde evitare il il rischio di un’operazione speculativa, c’est-à-dire il pericolo che la scuderia sia venduta poco dopo l’ingresso in F1 e che, di conseguenza, non vi rimanga che per pochissimo tempo. Rischio che con l’attuale valutazione dei team c’è. Basti pensare che persino le scuderie più piccole presenti ora nel paddock superano il miliardo di dollari di valore.
Ad oggi risulta che il team Andretti Cadillac possa contare su una sede già operativa a Banbury, con più di cento lavoratori alle sue dipendenze, e soprattutto su una partnership pluriennale con Renault-Alpine. Il già consolidato team francese garantirebbe alla squadra statunitense il retrotreno completo e molte altre componenti delle vetture.
Nel 2025 la PU sarebbe ovviamente di Alpine, poi dovrebbe divenire della General Motors. Quest’ultima è chiamata a progettare e realizzare un motore inedito basato sulle nuove specifiche a partire dal 2026.
L’ultima parola spetta a Liberty Media
Tra gli addetti ai lavori, malgrado al momento non vi siano state comunicazioni ufficiali, si parla già dello step successivo. Lo stesso Domenicali e le scuderie già presenti in campionato non hanno ancora rilasciato dichiarazioni. Tuttavia, in molti stanno parlando comunque della trattativa che Andretti Cadillac dovrà affrontare una volta ottenuto il via libera dalla Federazione Internazionale. Un nulla osta per niente facile da ottenere, dal momento che Liberty Media è il detentore dei diritti commerciali, come previsto nel Concorde Agreement del 2021. Ed è un detentore che tiene molto ai suoi utili.
La questione è delicata in quanto gli introiti attuali andrebbero divisi con un team in più. Ricordiamo che le entrate di questo sport arrivano dagli accordi con i promoter dei circuiti, dalla vendita dei diritti televisivi e da sponsorizzazioni del campionato e paddock club. Il Concorde Agreement richiede altresì alle nuove squadre una quota d’ingresso di 200 milioni di dollari. E i team attualmente presenti in Formula 1 vorrebbero alzare tale cifra sulla base dell’incremento delle valutazioni delle squadre…
Forse Liberty Media non intende rischiare di alzare un polverone che possa condurre a battaglie legali. Se Andretti Cadillac sarà conforme alle norme del Concorde Agreement, avrà l’opportunità di accedere al mondiale di F1 dal 2025. Magari trovando anche delle mediazioni sul fronte delle preoccupazioni economiche dei team attuali e della FIA. L’ingresso di nuove scuderie in Formula 1 sarà, molto probabilmente, un punto caldo del futuro Concorde Agreement, nei prossimi anni.