In casa Mercedes c’è una situazione alquanto ambigua, c’è chi non è fiducioso del progetto attuale, e c’è invece chi nel progetto W13 ci crede. Toto Wolff non si da per vinto e confida nella vettura attuale dopo gli sprazzi di potenziale mostrati in quel di Miami.
Back to Catalunya
Dopo quasi tre mesi si torna al circuito di Montmelò, anche se in circostanze un po’ diverse. Se a fine febbraio si arrivava sul tracciato con l’intento di correlare i dati in pista con quelli del simulatore, questa settimana si giunge nella terra della corrida con l’intento di massimizzare punti e prestazioni in vista di un mondiale combattuto su tutti i fronti; ma sarà così per chiunque? Non del tutto; Mercedes, infatti, se ne andava dai test pre-stagionali con dati poco utili, in quanto la vettura portata aveva forme ben diverse da quella tenuta nascosta da occhi indiscreti; poi mostrata al pubblico in Bahrain tra panico degli avversari e curiosità dei tecnici. La squadra di Brakley non l’avrebbe mai detto, ma torna sul suolo catalano con tanto lavoro da fare per cercare di accorciare il gap dalla vetta. Anziché ‘crogiolarsi’ nella ricerca delle prestazioni come chi ha fatto bene i compiti in vista del cambio dei regolamenti, a Mercedes tocca continuare la conoscenza della vettura ballerina dalle pance strette.
Strada in salita
Sembrava una questione di sessioni, ma il fantomatico potenziale della W13 non ne vuole sapere di uscire dalla tana. Mentre le due squadre leader si focalizzano sugli sviluppi, il team della stella è condannato ad apportare modifiche maldigerite dalla monoposto dei due piloti inglesi. Da inizio stagione il gap con Ferrari e Red bull è andato aumentando, ma c’è chi negli exploit occasionali come quello visto a Miami vede una luce in fondo al tunnel.
Wolff non demorde
Proprio il team principal della Mercedes Toto Wolff, si è espresso sulla vettura e ha dato fiducia alla sua squadra: “In quanto a prestazioni sappiamo di avere la terza miglior vettura del lotto e a Miami abbiamo ottenuto il massimo di punti possibili. Durante le prove del venerdì a Miami, la W13 ha mostrato lampi del suo vero potenziale. Abbiamo continuato a sperimentare con l’assetto, abbiamo montato alcune nuove componenti e queste ci hanno fornito risposte e indicazioni sulle direzioni da prendere. A Brackley abbiamo lavorato sodo per analizzare i dati del GP di Miami e trasformarli in miglioramenti per il GP di Spagna, a Barcellona. Avendo già girato su quella pista nei test invernali, anche se la vettura si è evoluta molto da allora, sarà un buon posto per correlare le informazioni che abbiamo sulla vettura attuale e speriamo di riuscire a fare un altro passo avanti”.
Toto sul tracciato
Wolff ha poi proseguito focalizzandosi sulle caratteristiche della tappa catalana di questa domenica: “La pista di per sé è buona, mette alla prova ogni aspetto della vettura. Non è mai stata ideale per i sorpassi, quindi sarà interessante vedere come questa generazione di monoposto influenzeranno lo spettacolo in Spagna”. Il manager austriaco conclude poi dicendo che siamo solo all’inizio di un lungo percorso, e c’è tempo per recuperare se si risolveranno i problemi maggiori: “Se parliamo in termini cestistici, andiamo a Barcellona alla fine del primo quarto di gioco. Sappiamo che, una volta tradotte le conoscenze acquisite in pista per ciò che riguarda le nostre prestazioni, resta ancora tanto da giocare”.
Ultima chiamata
Come anticipato qualche giorno fa, il gran premio di Barcellona sarà uno spartiacque che deciderà il lavoro dei tecnici Mercedes. Se gli ingegneri riusciranno a vedere del potenziale e penseranno che sarà abbastanza, il progetto W13 potrà proseguire; ma se al contrario i risultati saranno ancora deludenti, la squadra potrebbe prendere la drastica decisione di abbandonare il progetto corrente concentrandosi sull’anno prossimo. Nel secondo scenario, è chiaro che l’immagine della squadra argento ne subirà le conseguenze, perciò la valutazione da parte dei vertici della squadra dovrà essere di una precisione chirurgica, onde evitare figuracce o peggio, sprechi di potenziale.
FONTE: Motorsport.com Italia