Nonostante la pausa, è stata una settimana interessante per Sebastian Vettel. Il quattro volte campione del mondo è reduce da un inizio di stagione non dei migliori, soprattutto per le grandi difficoltà della sua scuderia.
L’inizio poco incoraggiante
In casa Aston Martin non si respira di certo ottima aria, visti i risultati. Le aspettative erano naturalmente altre, da parte dei vari addetti ai lavori. Ma non è detto che il team britannico non possa rialzare la testa già a Barcellona, in cui sono previste grandi novità. Stando alle ultime infatti, la scuderia è pronta a portare sul tracciato di Montmelò una nuova AMR22, quasi simile alla F1-75 della Ferrari.
In attesa di sviluppi
Se lo augurano senza dubbio i due piloti: Sebastian Vettel e Lance Stroll. Il tedesco intanto si è soffermato nei giorni scorsi sul suo ruolo in Formula Uno. Sappiamo delle grandi battaglie che Vettel conduce ogni volta a livello umano, scontrandosi anche con il pensiero politico o la legge che vige nella nazione in cui si trova in quel weekend per motivi, prettamente, lavorativi.
Vettel: “Emergenza climatica? Nel mio piccolo faccio qualcosa”
Il quattro volte campione del mondo però non si nasconde e, ospite al ‘Question Time’ della BBC, si è soffermato sul tema dell’emergenza climatica.
“Se correre in F1 a livello di emergenza climatica fa di me un ipocrita? Sì senza dubbio – ha dichiarato Vettel – infatti tutte le volte che scendo dall’abitacolo mi faccio delle domande. Nel mio piccolo cerco di contenere l’impatto ambientale di una categoria, la F1, che girando il mondo con tanti materiale ha un’impronta ecologica e di inquinamento decisamente pesante. Se posso raggiungere una sede di gara in macchina e non in aereo ad esempio lo faccio”.