2200 metri sopra il livello del mare, la Formula uno torna a rombare tra gli animi infuocati dei tifosi messicani. All’Hermanos Rodrìguez, tracciato caratterizzato da uno dei rettilinei più lunghi del mondiali, si è appena conclusa la ventesima tappa del mondiale. Dopo due weekend sprint, la classe regina è tornata a recitare con il format classico. Charles Leclerc e Carlos Sainz hanno esaltato i tifosi della Ferrari regalando alla rossa la prima fila nelle qualifiche di ieri, ma l’olandese ha messo a tacere i sogni dei ferraristi. Max Verstappen si porta a casa il gran premio del Messico, seguito da Hamilton e Leclerc.
Contatto al via! Il padrone di casa è out
Dopo la pole inaspettata di ieri, la partenza di Leclerc non è andata come avrebbe voluto il monegasco. Le due Red Bull sono partite benissimo, e il sedici si è trovato a sandwich alla prima curva. Alla staccata, Sergio Perez ha chiuso troppo su Leclerc arrivando al contatto. Tre delle quattro ruote della RB19 di Perez si sono sollevate in aria. Una volta rientrato, il padrone di casa è stato costretto al ritiro a causa di uno squarcio sul sidepod destro. Il monegasco ha proseguito con il solo danno alla bandella laterale dell’ala anteriore, staccatasi al giro quattro provocando una breve virtual safety car. La perdita di carico aerodinamico sulla SF23 di Leclerc oscilla tra i 5 e i 10 punti. Nessuna penalità per i piloti.
A fare un figurone è Daniel Ricciardo. L’australiano ha mantenuto la quarta posizione dopo il via, battagliando con Hamilton nei giri successivi. Al giro 11, il sette volte iridato è riuscito nel sorpasso, impresa tutt’altro che scontata vista la “bassa” velocità massima della Mercedes. Bagarre anche nelle retrovie, dove Magnussen sopravanza Tsunoda dopo che il nipponico è andato lungo alla prima curva. Anche Albon si mette in mostra, passando Zhou per entrare in zona punti.
Questione di temperatura
Volti preoccupati nel box di Leclerc. Tutti soffrono di problemi di surriscaldamento in Messico, ma la SF23 di Charles pare davvero in difficoltà. Il muretto chiede al monegasco lift and cost prima delle staccate per far respirare il motore del cavallino. Situazione risolta nei giri successivi.
Fase di gara quasi umiliante per le Aston Martin. Stroll, in quindicesima posizione, precede Fernando Alonso. Il leader della corsa si ferma al diciannovesimo giro per montare la gomma dura. L’olandese aveva lamentato un degrado eccessivo in radio poco prima. Al rientro, Max non ci ha messo molto per sopravanzare Russell, Piastri e Ricciardo. Fase molto tesa per Sainz, seguito a ruota da Hamilton che le sta provando tutte per sorpassarlo.
Tentativo di undercut su Sainz per Hamilton. Sorpasso riuscito: Sainz è rientrato quarto alle spalle di Hamilton dopo aver montato gomma dura. Ai box anche Leclerc, che monta gomma dura e rientra in seconda posizione a 16 secondi da Verstappen e davanti ad Hamilton di 2 secondi e mezzo.
Gran botto al secondo settore, è bandiera rossa
Momento di spavento per Kevin Magnussen al giro 33. Il danese stava effettuando la seconda curva dello snake quando la sua Haas ha smesso di sterzare. Il motivo: la rottura della sospensione posteriore sinistra della sua VF-23. Magnussen è uscito un po’ dolorante, ma sembra stare bene. Ne approfitta Verstappen che torna ai box rientrando nuovamente in prima posizione. Dopo la sosta del 33, è stata sventolata la bandiera rossa per la riparazione della barriere.
Standing start per la ripartenza. Verstappen e Leclerc partono con gomma gialla. Hamilton ha invece scelto la media. Al via Verstappen tiene la vetta ipotecando il gran premio del Messico. Leclerc riesce a resistere alle insidie di Hamilton. Male Norris alla ripartenza, scivolato in quattordicesima posizione. Ci riesce Hamilton, che sopravanza Leclerc alla staccata della prima curva alzando anche un po’ di polvere. Battaglia tra Russell e Sainz, con l’inglese che le prove tutte senza successo. Terzo ritiro del gran premio al giro 48: Fernando Alonso scende dalla macchina. Bandiera gialla improvvisa alla prima curva dopo che Tsunoda si è girato per aver chiuso eccessivamente su Piastri.
Le fasi finali della gara
Gran sorpasso di Norris nelle fasi finali. L’inglese, dopo che Piastri gli ha ceduto la posizione, ha sorpassato all esterno di curva 4 Daniel Ricciardo. Tanta fatica dopo la ripartenza per Leclerc. La gomma media di Hamilton non ha subito il degrado previsto, e il monegasco non è riuscito a ridurre il divario. Norris replica la mossa, questa volta contro Russell che resta annichilito dal connazionale. Contatto tra Bottas e Stroll nella zona dello stadio: il canadese si è poi ritirato.
Come al solito, è Max Verstappen a prendersi la medaglia d’oro, vincendo il gran premio del Messico ed eguagliando il record di vittorie di Alain Prost. Seguono la Mercedes di Hamilton, e le due rosse di Leclerc e Sainz. Norris prende la quinta posizione in rimonta dopo la ripartenza. Russell è sesto davanti a Ricciardo, Piastri, Albon e Ocon. Gasly è undicesimo, davanti a Tsunoda e Hulkenberg. Le due Alfa sono 14esima e 15esima, con Bottas davanti. Sargeant è sedicesimo, ultimo tra coloro che hanno concluso il gran premio.