Le parole di Max Verstappen a fine gara riflettono le preoccupazioni sul passo gara mostrato da Carlos Sainz nel weekend appena trascorso in Canada. La vittoria a Montréal, la sesta stagionale, su 9 gare disputate, mette Max in una posizione piuttosto privilegiata. Ma se nella prima fase del campionato aveva dato per spacciato il mondiale con un distacco di 46 punti da Leclerc, adesso che è sopra di ben 49 punti inizia a vedere i fantasmi. Le prestazioni di Red Bull e Ferrari sono simili e sebbene la leadership dell’olandese sia ben salda, e i problemi del team di Maranello più frequenti, Max ammette di aver fatto fatica nel tenere a bada Sainz soprattutto negli ultimi giri.
La Ferrari ne aveva di più
Con Leclerc lontano per aver montato nuovi componenti, e Perez fuori dai giochi, l’unica altra “punta” dei due top team è stato Carlos Sainz. Quello che fa riflettere Red Bull, e tirare un sospiro di sollievo alla Ferrari però, è il gran passo delle Rosse, non distanti dalle prestazioni degli avversari. A preoccupare Max è stata soprattutto la pressione del pilota spagnolo di casa Ferrari, incollato all’olandese, in attesa di un errore che però non è mai arrivato.
“In generale, la gara è stata difficile – ha detto Verstappen nel post gara– speravo che la macchina avesse più passo, ma la Ferrari sembrava molto forte. Chiaramente ho potuto paragonarmi solo a Carlos, ma era dura eguagliare i suoi tempi sul giro. Anche dopo l’ultima sosta stavo tornando sotto con le gomme nuove, ma non ero sicuro che sarebbe stato sufficiente per riprenderlo alla fine. Poi è uscita la Safety Car, ma mi sono detto che neanche questo sarebbe stato così vantaggioso. Avevo già fatto alcuni giri spingendo tanto sulle gomme e lui era dietro di me con gomma fresca. Entrambi gli scenari non erano ideali, ma dovevo portare la gara a casa”.
La fuga fino alla bandiera a scacchi
La Safety a 20 giri dal termine ha riaperto la partita, avvicinato il gruppo e chiamato Verstappen alla massima concentrazione, e alla freddezza maturata nella stagione passata. Inoltre proprio nelle fasi finali, quelle più concitate, un problema alla radio gli ha impedito di comunicare con il team, che non lo riusciva a sentire, sebbene lui sentisse loro. “Nei giri conclusivi ho spinto al massimo, ma al tempo stesso non potevo neanche permettermi di commettere un errore, per cui non era semplicissimo – ha spiegato l’olandese. “Tuttavia, ci sono riuscito. Oggi loro avevano più passo di noi. Ci sono delle lezioni da esaminare sul perché sia successo questo in una pista con basso grip. In una gara sembriamo noi i più forti, nella successiva loro. Siamo due squadre con valori molto simili”.
A Silverstone il team austriaco dovrebbe portare altri aggiornamenti importanti. Staremo a vedere se la Ferrari reagirà di conseguenza e che piega prenderà il campionato nell’arco delle prossime 4 gare.