Il due volte campione del mondo Max Verstappen non è concentrato solo sul presente, ma sembra già voler porre le basi per una carriera futura al di fuori della Formula 1. L’attuale contratto che lo lega a Red Bull Racing, infatti, scadrà nel 2028, e già in passato l’olandese aveva parlato di qualche possibilità fuori dall’orbita del team che gli ha permesso un debutto tanto precoce quanto fenomenale.
Verstappen, ipotesi ritiro concreta
Parlando recentemente ai microfoni di Sky Sports UK, Verstappen ha nuovamente ammesso di non vedere sé stesso in Formula 1 fino a quarant’anni, mettendo comunque in chiaro il suo prossimo futuro: “Mi sto divertendo molto in ciò che faccio ora, ed ho un contratto fino al 2028. Alla scadenza vedrò, perché la situazione dipenderà da molteplici fattori. Cercherò di fare qualche gara diversa perché è importante sperimentare cose diverse. Mi piace molto far parte della squadra e spero di rimanerci per ancora molto tempo”.
Addio alla F1, ma non alla Red Bull
È facile speculare su un possibile tentativo di Verstappen di conquistare la Triple Crown del mondo dei motori, e visto il rapporto estremamente positivo con Red Bull non è poi così utopistico immaginare che l’azienda di drink energetici possa continuare a seguirlo anche dopo un eventuale ritiro dalla Formula 1. Nel 2028, infatti, Verstappen avrà soltanto 31 anni, un’età nella quale si è ancora al top della forma – come molti altri piloti nella storia hanno evidenziato – e che permetterebbe quindi all’olandese di provare il suo talento anche in serie ben diverse.
È altresì ovvio che un ritiro a 31 anni sarebbe molto anticipato rispetto ad altri piloti che tuttora si trovano in griglia come il quarantunenne Fernando Alonso o il trentasettenne Lewis Hamilton – con quest’ultimo che starebbe ipotizzando di prolungare il proprio contratto fino ben oltre i suoi quarant’anni. Verstappen è entrato in Formula 1 molto prima di tutti gli altri, e potrebbe quindi preferire un addio faraonico al Circus della Formula 1 nel pieno della carriera invece che farla protrarre troppo a lungo.
Obiettivo: continuare a vincere
Verstappen ha poi concluso l’intervista parlando del suo secondo titolo iridato e delle differenze con quello dell’anno scorso, dove la tensione era maggiore perché il mondiale si è giocato fino all’ultima gara e dove l’olandese riteneva di non avere una differenza di velocità tale da poter battere Lewis Hamilton e la sua Mercedes. Nel 2022, la vittoria del titolo con quattro gare di anticipo ha sicuramente reso più piacevole l’epilogo, ma per Verstappen “il 2021 è stato un anno molto speciale, sarà difficile da eguagliare in futuro”.
ARTICOLO DI FABIO SEGHETTA