Max Verstappen con il Gran Premio di Francia ha messo la firma numero 7 su 12 Gran Premi che si sono disputati in questa prima parte di stagione. Vittoria che lo porta a quota 27 nella sua ancor breve ma intensa carriera. Inoltre il successo a Le Castellet lo tiene saldamente al comando nel Mondiale con ben 63 punti di vantaggio sul suo principale rivale Charles Leclerc. Dovrebbe letteralmente volare sopra una nuvola ed essere felice come un bambino la vigilia di Natale ma questa forse è una cosa che avrebbe fatto il vecchio Max. Quello di adesso, maturo, irreprensibile, paziente si preoccupa anche delle sorti del suo nemico numero 1, inciampato nel limite in cui tutti coloro che vogliono diventare campioni cadono: l’impazienza. Cosa che ha fatto anche Max in passato.
Un duello leale
“Oh ca**o! lui sta bene?” dice Verstappen transitando nel luogo dell’incidente di Leclerc. Il suo principale rivale è out, e l’occasione d’oro arriva proprio grazie all’errore del monegasco al giro 17. Dì li a poco Max non lo avremmo più visto né sentito, impegnato in una vittoria “facile” che non è proprio parte del DNA dei campioni che vedono la rivalità in pista come l’unica vera misura di sé stessi. Ed è per questo che la vittoria a Le Castellet ha lasciato un po’ di rammarico in Max.
“Dopo l’errore Leclerc? Sì, per me era tutto sotto controllo – ha detto Verstappen ai microfoni di Sky Sport F1 – ho dovuto solo portare la macchina al traguardo gestendo le gomme. L’usura era molto alta per fare solo una sosta, ma non potevamo farne due per via della lunghezza della pit lane. Sapevamo di avere un vantaggio di ritmo sulla Mercedes e non dovevamo rischiare troppo“.
Peccato per Charles
“Peccato aver visto il ritiro di Charles – ha commento l’olandese – sarebbe stata una bella battaglia. L’anno scorso era molto difficile superare. Magari avevi solo una opportunità in gara. Quest’anno invece sai che se hai un buon vantaggio di passo ad un certo punto riuscirai a superare. Per questo le lotte sono diverse rispetto agli anni precedenti. Oggi è giornata positiva, ma ci sono ancora tante gare nelle quali dovremo fare un bel lavoro”.
Max non sbaglia mai
L’errore di Charles è qualcosa che non appartiene al nuovo Max, e in questo forse troviamo l’unica differenza nel confronto generazionale che sta facendo da scuola a entrambi. Lui e Charles finora sono sempre stati molto leali nei duelli, come avessero curato nella loro crescita quelle ferite fatte di screzi ai tempi dei Kart, quando ancora erano entrambi un diamante allo stato grezzo. Chi lo avrebbe mai detto all’epoca che li avremmo rivisti entrambi in Formula 1, qualche anno dopo, a giocarsi un Mondiale?
“La macchina era veloce, ovviamente per Charles è stata una sfortuna. Spero stia bene. Da quel momento in avanti ho fatto la mia gara, gestendo le gomme. Visto che la corsia gomme è così lunga era impossibile fare un’altra sosta. Bisognava restare fuori ma le gomme si usuravano tanto, ma tutto stava nella gestione delle gomme.” ha dichiarato il leader del Mondiale.
Riguardo all’errore di Charles, Max spiega l’importanza di quello che ha appreso in questi anni e gli insegnamenti che sta mettendo in pratica: “Io cerco di portare a casa il massimo bottino di punti possibile. A volte devi capire che non puoi attaccare a tutta ma aspettare la fine della gara. Abbiamo fatto così, ci sono ancora tante gare e dobbiamo fare punti. In questo aspetto è stata una giornata grandiosa. Ungheria? Dobbiamo fare lavoro sul giro secco, continuiamo a lavorare”.
Fonte dichiarazioni: FormulaPassion