Buongiorno cari lettori di YawClub, eccoci tornati dopo l’inaspettata vittoria di Carlos Sainz a Singapore con il pazzo weekend (per noi europei) giapponese di F1. Si arriva da un Gran Premio dove Max Verstappen e la RB19 sembravano per la prima volta in seria difficoltà, tanto da togliere anche quest’ anno la possibilità, al due volte campione del mondo, di vincere il gran premio al Marina Bay. Ora testa in Giappone, qui dove ha vinto il suo secondo titolo e potrebbe vincere il terzo, tornerà imbattibile? Vediamo cosa raccontano le FP1 a Suzuka.
Le novità delle FP1 di Suzuka
Durante le FP1 a Suzuka avremmo dovuto vedere in pista le gomme Proto con 90 minuti di sessione, anziché 60 per testarle, per adempiere alla regola dell’eliminazione delle termo coperte, per cui si sta preparando Pirelli. La sessione torna a regimi “normali” senza aggiunta di tempo. Niente prolungamento però non si rinuncia ai test.
A portare novità nelle FP1 a Suzuka sono solo quattro team: Williams, Alpha Tauri, Mercedes e Ferrari. Come è evidente fin da subito anche sulla vettura di Piastri, che anche se si parla solo di prove libere si è riavvicinato ai tempi del compagno e alle prime posizioni, sono stati portati gli aggiornamenti che hanno regalato il podio a Singapore, all’altra vettura Mclaren. Piastri monta inoltre un nuovo motore, totalmente cambiato, in tutte le sue parti. Come lui usano motore nuovo Lewis Hamilton, Logan Sargeant, Max Verstappen, Sergio Perez e i due piloti Aston Martin.
Il leone che monta il toro
Max Verstappen è il primo a scendere in pista, non vuole ripetere il weekend scorso dove la Red Bull non ha concluso nulla di più della quinta posizione, flow-viz sulla vettura e una grande consapevolezza ammessa dal campione: “Qui torneremo come ci avete visti fino a Monza”. Lo dimostra senza problemi nella prima metà di sessione dove, dopo aver girato con le gomme Proto, rifila 1.396 s di distacco dal compagno di squadra con la mescola morbida.
La sessione non ci regala ulteriori sorprese da questo punto di vista, anche quando la Ferrari monta la rossa dimostrando i passi avanti fatti dopo Monza, non riesce ad avvicinarsi sotto al mezzo secondo al leone che monta il toro. Che domina dal primo al sessantesimo minuto la sessione di prove libere giapponese, qui dove ha conquistato il mondiale lo scorso anno.
Piani di lavoro
Tra le prime posizioni si inizia un lavoro sul long-run a fine sessione, sorprende un po’ la difficoltà della Red Bull che ha un giro nel passo gara che oscilla tra 1.37.900 e i 1.38.100, staccato dal passo gara Ferrari di quasi mezzo secondo, long-run molto positivo, tra 1.37.100 e 1.37.800. Non si vogliono accedere speranze vane, non conoscendo il carico di benzina che i team hanno voluto provare in queste prove libere. Probabilmente avremo chiarezza nella seconda sessione di prove libere. Anche in Mclaren il passo gara è promettente stando sui tempi ragionevoli della Ferrari.
Sul giro secco Verstappen non ha eguali, spiccano le due Ferrari, Lando Norris ma a sorprendere in positivo anche Yuki Tsunoda, caricato dall’aria di casa, che coglie il quinto tempo della sessione, bene anche il compagno di squadra Lawson che si trova sulla prima pista dall’esordio di cui aveva previa esperienza, col nono tempo.
Mancano all’appello le Mercedes in tredicesima e sedicesima posizione, anonima anche la sessione per Aston Martin con il sesto tempo di Fernando Alonso che rimane ad un secondo dal tempo di Verstappen, e in decima posizione con Stroll che rientra dopo l’incidente a Singapore.
Classifica della sessione: Verstappen 1.31.647 – Sainz +0.626 – Norris +0.745 – Leclerc + 0.927 – Tsunoda +0.950 – Alonso + 1.003 – Piastri +1.066 – Albon +1.344 – Lawson + 1.358 – Stroll +1.393 – Perez + 1.396 – Gasly +1.482 – Russell +1.663 – Hulkenberg +1.801 – Ocon +1.869 – Hamilton +2.052 – Bottas +2.213 – Magnussen +2.328 – Sargeant +2.565 – Zhou +3.184