Max Verstappen è ufficialmente il campione del mondo 2023! Nel weekend del GP del Qatar, sestultimo appuntamento della stagione, l’olandese ha conquistato aritmeticamente la certezza del suo terzo sigillo iridato consecutivo grazie al secondo posto maturato nella Sprint del sabato.
Verstappen raggiunge Senna, Piquet, Lauda, Stewart e Brabham a quota 3 titoli mondiali e lo fa diventando il secondo pilota più giovane a raggiungere questo traguardo (solo Vettel, quando ha vinto il suo terzo alloro nel 2012, aveva un anno in meno di lui).
Ripercorriamo, quindi, la sua stagione, fino ad ora una delle più dominanti (se non la più dominante) della storia. Dall’avvio in Bahrain fino alla certezza matematica di oggi.
Le prime gare: lotta interna per il titolo?
La stagione di Verstappen inizia nel migliore dei modi, con pole e vittoria all’esordio in Bahrain davanti al compagno di squadra Perez. Occhio, però, alla maledizione della prima gara: dal 2017 ad oggi, il vincitore del round inaugurale non ha mai vinto il titolo a fine anno.
Il secondo weekend, a Jeddah, inizia con il piede sbagliato. Un problema all’albero di trasmissione in Q2 lo obbliga a partire 15esimo, mentre il compagno di squadra Perez, secondo nel mondiale, conquista la pole position. Il messicano, poi, va a vincere la gara, mentre Verstappen è ottimo secondo al traguardo (conquistando anche il giro veloce che gli permette di mantenere la testa della classifica). Il weekend del numero 11 della Red Bull è stato piuttosto convincente e c’è chi inizia a pronosticare una lotta a due per il titolo, paragonando Verstappen e Perez ad Hamilton e Rosberg in Mercedes.
In Australia, però, accade il contrario. Verstappen torna in pole, mentre un errore di Perez lo condanna alla partenza dal fondo dello schieramento. In una gara in cui succede di tutto, soprattutto nelle fasi conclusive, Verstappen mantiene la calma e conquista la seconda vittoria stagionale. Perez conclude quinto e si porta a casa anche il punto del giro veloce, ma Verstappen può tornare a respirare in ottica mondiale. I punti che separano i due piloti Red Bull sono ora 15.
A Baku va in scena il primo weekend sprint della stagione. Il nuovo format, caratterizzato da una doppia qualifica (una al venerdì per la gara di domenica e una al sabato per la sprint) viene inaugurato da una doppia pole di Leclerc. Verstappen e Perez si scambiano le posizioni nella top 3: al venerdì, l’olandese precede il messicano; al sabato succede il contrario.
Nella sprint, Verstappen entra in contatto con Russell al primo giro e, nonostante una vettura danneggiata nella parte del fondo, riesce a limitare i danni e a chiudere terzo, mentre Perez si aggiudica la vittoria. Il messicano completa la doppietta anche nella gara domenicale, con Verstappen che stavolta chiude al secondo posto. La lotta mondiale è riaperta: il vantaggio di Verstappen si è ridotto a 6 punti.
Verstappen prende il largo: 10 vittorie di fila
Miami è un punto cruciale per la stagione. In qualifica, Perez conquista la pole position, mentre l’incidente di Leclerc impedisce a Verstappen di far segnare l’ultimo crono: partirà nono. In gara, però, non ce n’è per nessuno: Verstappen passa tutti gli avversari che si trova davanti e va a vincere, con Perez che chiude secondo. Si tratta di un colpo mentale importante per il messicano, nel weekend in cui avrebbe potuto conquistare la testa della classifica.
A Monaco, poi, Verstappen conquista una pole magica davanti ad Alonso, con Perez che ripete l’errore di Melbourne e parte ultimo. L’olandese chiude primo anche il giorno successivo, mentre il messicano non va nemmeno a punti.
La situazione si ripete a Barcellona. Verstappen si prende pole e vittoria, mentre Perez è escluso in Q2 e arriva solamente quarto al traguardo e ora ha 53 punti di ritardo dal compagno di squadra. In Canada, Verstappen conquista un’altra pole e il suo 41esimo successo in carriera, come Ayrton Senna. Perez viene di nuovo eliminato in Q2 e in gara riesce solo a rimontare fino alla sesta posizione.
In Austria, secondo weekend sprint dell’anno, Verstappen fa il pieno di punti. Due pole position su due e due vittorie su due, con la ciliegina sulla torta del punto per il giro veloce. Perez è nuovamente relegato agli ultimi posti nella qualifica di venerdì (arriverà terzo nella gara domenicale), mentre al sabato chiude subito alle spalle del compagno.
A Silverstone continua il trend: altra pole di Verstappen, altra eliminazione di Perez in Q1. L’olandese va a vincere davanti a un redivivo Norris e ad Hamilton, mentre il messicano chiude sesto. Ora il gap tra i due è di ben 99 punti. In Ungheria, Hamilton torna in pole dopo quasi due anni di digiuno, battendo Verstappen per soli 3 millesimi. Perez torna in Q3 con un nono posto, ma in gara non può nulla: chiude terzo, ma il compagno vince ancora.
A Spa (altro weekend sprint), Verstappen conquista entrambe le pole position, ma viene penalizzato per la gara domenicale avendo sostituito il cambio. Leclerc parte così al palo, ma non può fare nulla per fermare Verstappen, che vince sprint e gara. Perez limita i danni, chiudendo secondo.
Al rientro dalle vacanze estive, la situazione non cambia. Nella gara di casa, Verstappen conquista pole e vittoria, mentre Perez è solamente quarto al traguardo. A Monza, poi, Sainz illude i tifosi di casa con una pole straordinaria, ma a vincere domenica è il solito Verstappen. Decima vittoria di fila e nuovo record assoluto. Perez completa un altro 1-2 Red Bull, ma ormai il titolo è lontano.
Il tour asiatico: Verstappen è campione del mondo
A Singapore, la Red Bull subisce la prima battuta d’arresto della stagione. Sainz conquista pole e vittoria, mentre Verstappen e Perez (entrambi out in Q2) rimontano fino al quinto e ottavo posto rispettivamente. Hamilton chiude terzo e supera Alonso in classifica, salendo al terzo posto anche nel mondiale piloti.
In Giappone, però, tutto torna alla normalità. Verstappen si porta a casa un’altra pole e un’altra vittoria, la tredicesima della stagione. Dall’altra parte del box Red Bull, Perez vive il suo peggior weekend stagionale e si ritira, perdendo altri 26 punti nei confronti di Verstappen.
A chiusura del cerchio c’è il weekend del Qatar, in cui a Verstappen è bastato il secondo posto conquistato nel sabato della Sprint, chiudendo con ben sei gare d’anticipo la pratica mondiale. Red Bull campione nei mondiale costruttori, Verstappen campione del mondo a chiusura di una stagione dominata dall’inizio alla fine.