Dopo la pausa, la Formula Uno è pronta finalmente a tornare. Si fa tappa, dopo un paio d’anni di stop, in Australia. Sulla nuova Melbourne che può regalare qualche insidie o anche confermare le aspettative di quanto visto in Bahrain e a Jeddah. Di questo e molto altro, ne abbiamo discusso in esclusiva con Matteo Bobbi, ex pilota e attuale opinionista per Sky Sport F1. Ecco le sue dichiarazioni:
Matteo, ti aspettavi di vedere Red Bull e Ferrari così vicine in quest’inizio di stagione?
“Dopo i test, sinceramente…sì. Abbiamo per ora infatti davanti le due macchine che erano un po’ emerse dal Bahrain, anche se sapevamo di prendere quei dati con le pinze. Però sì, in questo momento sono le due vetture che riescono ad avere più perfomance. Avevo individuato la Red Bull come prima forza e Ferrari come seconda e, anche se le prime gare dicono l’opposto, penso che alla fine Red Bull riuscirà a mettersi davanti e a far vedere il suo potenziale che, per qualche situazione, non è riuscita ancora a esprimere”.
Che ne pensi della lotta Leclerc-Verstappen e quanto li vedi maturati in questa nuova stagione?
“Li vedo entrambi molto maturati sulla capacità di gestione della gara. Occhio però: siamo solo a inizio campionato e se si dovesse continuare così, non escludo che si possa rivivere la situazione Hamilton-Verstappen della passata stagione. E’ ovvio che giochi abbastanza pulito alla seconda gara dell’anno; sono entrambi motivati anche se lo sono tutti i piloti che corrono in Formula Uno: dal primo all’ultimo, altrimenti staresti a casa”.
Venendo ai nuovi regolamenti: quale vettura ti ha stupito di più a livello tecnico?
“Una in particolare non c’è. Tra tutte ti direi però la Mercedes, perché ha fatto qualcosa di molto estremo, ancor più degli altri. La Ferrari mi ha stupito, così come la Red Bull. Sono i tre top team che hanno fatto qualcosa in più rispetto agli altri, anche se quest’anno non c’è tanta convergenza tecnica. Ogni scuderia ha scelto una soluzione differente, che però regala grande spettacolo in pista”.
Tanti dunque concetti e progetti diversi, ma vetture molto vicine. E’ il successo di Formula Uno?
“E’ una gran vittoria di Formula Uno. E’ un grandissimo successo di Stefano Domenicali e di tutto il suo staff tecnico. Hanno voluto questo cambiamento: dare origine a una nuova era in Formula Uno è sempre molto rischioso e invece hanno centrato tutti gli obiettivi. Sono riusciti a modificare una griglia che era ferma da 7 anni, hanno creato più spettacolo, hanno chiuso praticamente il gap tra il primo e l’ultimo. Parliamo di una vittoria incredibile, dopotutto la Formula Uno sta vivendo un momento magico: per ascolti, fan in giro per il mondo e per la grande passione che cresce nei giovani. Ti do un dato infatti: ogni circuito in calendario è già sold out”.
Veniamo alla sprint race: tema sempre molto scottante, ti piace?
“Non sono mai stato contrario… ma neanche troppo fan! Quando c’è stata però la sprint race mi sono sempre divertito. In tanti l’hanno parecchio criticata, mentre ti dico: se la si fa in tre, massimo quattro gran premi, ci sta. Non la farei dunque sempre, però è un qualcosa di diverso che può potenzialmente modificare la griglia e dare l’opportunità anche ai fan di vedere una partenza in più che è sempre spettacolare”.
Tornando alla pista, secondo te tornerà Mercedes? E quanto influisce sui loro sviluppi il fenomeno del porpoising?
“I problemi della Mercedes sono al 95% derivanti dal porpoising. Ovvio che si stanno focalizzando su quello. Per Melbourne forse porteranno qualcosa, altrimenti aspettiamo Imola o Barcellona. Dirti però se risolveranno il problema è difficile, anche perché non lo sanno neanche loro. Senza dubbio stanno lavorando e se dovessero risolvere quel problema saranno senza dubbio della partita”.
Oltre a Hamilton, inserisci anche Russell?
“Certo. Russell, in termini di perfomance, ha dimostrato di essere molto simile a Hamilton che ha vissuto un weekend molto difficile a Jeddah, anche se non c’è da preoccuparsi. La differenza tra loro due è molto bassa, quindi se torna Hamilton si inserisce anche Russell”.
Parliamo un po’ dell’essere pilota, portaci nella sua testa: quanta rivalità sente, e sentivi, con il tuo compagno di squadra?
“E’ la cosa più accesa che esiste. Per un pilota la prima persona che vuoi battere è il tuo compagno di squadra. E’ l’unica persona che guida col tuo stesso materiale, quindi l’unica che ha le tue stesse potenzialità, per questo è il tuo peggior nemico. Ma questo è alla base del motorsport, non solo in Formula Uno. Ci possono essere tra compagni di squadra rapporti migliori o peggiori, ma stai per certo che quando hai la vettura competitiva per vincere, io di rapporti buoni non ne ho mai visti”.
Quante possibilità ha secondo te un giovane per arrivare in Formula Uno?
“Le possibilità son sempre limitate. I piloti in griglia oggi sono venti, di cui almeno quindici intoccabili. E’ evidente che è molto complicato. Ci sono inoltre tantissime caratteristiche che devi possedere: devi avere talento, aver collezionato risultati incredibili e devi avere il supporto di qualcuno per trovarti al posto giusto al momento giusto”.
Quali sono invece le tue sensazioni su Melbourne e sul grande Race week pronto a vivere con Sky? Praticamente non ci alzeremo dal divano!
“Sarà un weekend fantastico, tutto da seguire e da non perdere. Ci sarà infatti, oltre alla Formula Uno e alla Moto GP, anche la SBK in Spagna, la Indycar e la Formula E, tutto in diretta! Un programma davvero ricchissimo . Parliamo infatti di un weekend impegnativo, perché lavoreremo di notte con la Formula Uno, però lo spettacolo non mancherà sicuramente. Per quel che riguarda Melbourne mi aspetto un weekend di Formula Uno sul prosieguo delle prime due gare, quindi senza dubbio vedremo una bella lotta e tanto spettacolo”.