Giacca di pelle, rossetto dai colori vivaci steso in maniera impeccabile e microfono sempre in mano, che, quando il dovere si fa da parte, si alza al cielo a ritmo di bassi e batterie. Due fedi, quella per lo sport e quella per la musica che viaggiano in parallelo tanto da rendere quasi naturale il passaggio dal paddock al palco. Vera Spadini ce la immaginiamo proprio così, un’esplosione di energia. Ha portato la sua anima rock in giro per il mondo, passando dal calcio alla MotoGP, che racconta ormai da 6 anni.
Un po’ come la musica rock, le due ruote sono piene di personaggi bizzarri, unici, solisti o band. Uno però in particolare ha segnato la carriera di Vera che lo ha seguito negli anni difficili del ritiro: Valentino Rossi. Un simbolo per molti, giovani e non più giovani. Di una generazione cresciuta sotto il credo del numero 46, con l’amore e la completa dedizione per questo sport.
Ma non c’è solo il grande passato, c’è anche il futuro e i talenti appena sbocciati. Questo passaggio generazionale lo abbiamo vissuto con Vera, che oggi si è messa dall’altra parte del microfono, per raccontarsi e raccontarci più da vicino la sua vita tra palchi e paddock.
Nuova stagione, nuove sfide e spettacolo. Che aggettivo dai per descrivere quest’annata di Moto GP?
“Imprevedibile. La motivazione è semplice: ci sono sempre tanti colpi di scena. Ci sono continui personaggi che emergono e che poi scompaiono; senza dimenticare che i valori delle moto che conoscevamo tempo fa si sono completamente ribaltati… quindi, quando pensi che certe piste fossero amiche di alcune moto, quest’anno non è più così. E’ davvero molto difficile poter prevedere e fare pronostici, per questo ti dico: imprevedibile o impronosticabile”.
Tutti parlano della sfida tra Bagnaia e Quartararo, ma c’è anche Espargaro. Mi dici una caratteristica dei tre che ti piace e chi vedi favorito?
“Quartararo è il talento. E’ il pilota che riesce a far andare la moto che, rispetto alle altre, è cambiata meno rimanendo un po’ più indietro, ma lo metto tra virgolette. Non sarebbe giusto dirlo perché comunque la Yamaha è campione del mondo e in testa alla classifica tutt’ora. Diciamo solo che in passato era famosa per la guidabilità da parte di tutti, ora invece è meno decifrabile ed è qui che spicca il talento di Quartararo, che riesce a enfatizzare tutte le caratteristiche positive della moto”.
“Per Bagnaia invece dico… la precisione. Lui è talmente meticoloso che, nonostante ci siano stati degli errori, è riuscito a tornare su. Ha mangiato 47 punti in 3 gare a Quartararo perché non si è mai arreso ed è riuscito a ritrovare il feeling con la Ducati. Su Espargaro invece ti dico… la sorpresa. E’ un pilota di grande esperienza ed è arrivato nel momento in cui non ti aspetti perché, di solito, un pilota emerge prima. Invece ha saputo sfruttare il super lavoro fatto in casa Aprilia per brillare e giocarsi il titolo. Tra i tre, viste anche le ultime gare, vedo Pecco favorito anche se, come ti ho detto prima, questa stagione è davvero imprevedibile quindi mai dire mai”.
La scelta della Ducati
Settimana scorsa si è sciolto il duello in casa Ducati tra Bastianini e Martin. E’ stato scelto Bastianini: cosa ne pensi?
“Effettivamente c’è stata un po’ di suspense. Sono rimasta sorpresa in parte: all’inizio mi aspettavo che fosse Bastianini, ma nel corso della stagione nessuno escludeva l’arrivo di Martin. Non era una decisione facile. La forza dei due è innegabile: Martin senza dubbio farà tanta strada essendo un talento incredibile, ma è pur vero che i numeri dicono che Bastianini ha vinto 3 gare quest’anno. Credo che alla fine parliamo di una bellissima notizia, sia per Enea che per la Ducati”.
Come vedi dunque la coppia Bagnaia-Bastianini per l’anno prossimo?
“Ovviamente vedere su Ducati una squadra tutta italiana è davvero bellissimo. Immagino che vincere così sarebbe ancora più emozionante. Venendo invece alla coppia… ti dico: Bagnaia andava molto d’accordo con Miller e ricreare quel clima che c’è in una squadra quando due piloti sono amici, ed è molto raro, non è facile. Però i due si conoscono da molto tempo e sono sicura che troveranno la quadra”.
La novità Sprint
Ha fatto tanto scalpore la novità Sprint Race per il 2023. A te piace questo nuovo format?
“Sai, capisco il punto di vista dei piloti e lo ritengo super giusto. Però, per noi che raccontiamo lo show, una gara in più il sabato porta senza dubbio più spettacolo, più pubblico e anche interesse per il weekend. Per questo: dal mio punto di vista è una decisione molto positiva”.
Domenica si ritorna in pista, a casa nostra, ovviamente con il GP visibile in esclusiva su Sky: che atmosfera si respirerà? Che gara ti aspetti?
“Dopo la vittoria in Austria, nell’intervista post gara, Bagnaia ci ha detto che aveva un conto in sospeso con Misano, perché l’anno scorso cadde e ora ha voglia di riscatto. Questo fa capire la mentalità vincente di Pecco e come arriverà accanito a questa gara, in cui praticamente lo scorso anno perse il titolo. Quartararo si guarderà alle spalle per cercare di evitare l’arrivo dei rivali. Ovviamente siamo a casa nostra quindi che posso dire: mi aspetto senza dubbio una gara bella, divertente e indimenticabile!”