Frederic Vasseur dalla parte dei Wolff: il team principal della Ferrari ha analizzato, nel corso del pranzo di Natale avuto con i giornalisti, la dinamica che nelle scorse settimane ha visto la FIA aprire un’indagine nei confronti di Toto e Susie Wolff. Entrambi erano stati accusati di conflitto d’interesse, anche se – circa quarantotto ore l’apertura dell’indagine – il caso è stato archiviato dalla stessa Federazione. “Onestamente – ha ammesso Vasseur – credo che tutte queste storie siano abbastanza imbarazzanti, ancor di più se penso che siano iniziate tramite un articolo di giornale. In una situazione che coinvolge una persona, come in questo caso, credo semplicemente che la FIA si sarebbe dovuta prendere più tempo per analizzare. Bisognava capire bene la situazione, a differenza delle 24 ore che sono poi passate tra il primo e il secondo annuncio”.
Vasseur si espone sull’indagine Wolff: “Ci sono tante cose da cambiare con la FIA”
Una figura che è poco piaciuta al team principal della Ferrari. Vassuer ha infatti fatto intendere che il modo di agire della FIA non sembra funzionare. Le cose devono cambiare, se possibile, già a partire dalla prossima stagione, come raccontato dallo stesso ingegnere francese che ha individuato i problemi principali presenti all’interno del regolamento: “Abbiamo un organo competente che è la F1 Commission che ha funzionato più che bene, a mio modo di vedere. Il problema principale che abbiamo visto soprattutto nel corso di questa stagione è legato alla coerenza della decisione. Tutto ciò è tuttora un argomento all’interno della Commissione” – ha confermato Vasseur.
“I track limits devono essere rivisti”
“Alcune, come per esempio i track limits, devono essere riviste, per non parlare del tempo massimo sul giro di lancio in qualifica: Russell per ben 14 volte è andato dai commissari sportivi e non è mai stato penalizzato. Le regole non possono ritenersi corrette. Abbiamo solo un obiettivo al momento: continuare a lavorare insieme, soprattutto se si considera il lavoro che verrà e sarà da fare in vista del 2026”.