Il pilota giapponese Yuki Tsunoda sta affrontando il secondo anno in Formula 1, ma i demoni che lo abitavano l’anno passato sembrano non averlo abbandonato. Il pilota dell’AlphaTauri fatica ad arrivare in zona punti e pecca di consistenza, nonché di pacatezza.
La prima metà di stagione di Tsunoda
Yuki non ha brillato nel 2021, né tantomeno lo sta facendo adesso. Il giapponesino ha dimostrato sprazzi di talento, ma se le ‘volte buone’ sono sporadiche, la massima serie non si fa problemi a metterti all’angolo. Tsunoda ha accumulato punti in sole tre occasioni: in Bahrain, ad Imola e in Spagna.
Ultimamente il pilota della scuderia sorella di Red Bull si è fatto notare in negativo per sviste ed incidenti difficilmente decodificabili: in Canada ha stampato il muso della sua monoposto contro le barriere all’uscita dei box; a Silverstone ha perso il posteriore portando sé stesso e il compagno Pierre Gasly fuoripista; infine in Austria ha rischiato di provocare un grave incidente chiudendo Fernando Alonso in rettilineo, mettendo di fatto l’asturiano sull’erba con due ruote. Nelle ultime tre tappe Yuki non ha partorito un bel biglietto da visita per chi, come lui, punta a restare nel circus anche il prossimo anno.
Le parole di Helmut Marko
Non sono potute mancare le parole discutibili del consulente Red Bull sulla situazione del pilota giapponese: “il nostro ragazzino problematico è Tsunoda: abbiamo organizzato una specie di supporto psicologico per lavorare con lui, perché continua a lamentarsi mentre guida e questo influisce sulle prestazioni“.
Così l’ex pilota austriaco ha rivelato l’affiancamento di uno psicologo a Yuki, nella speranza di far cambiare passo al numero 22, il quale, così come l’anno scorso, si fa prendere ancora dall’adrenalina risultando poco collaborativo nelle comunicazioni con il suo ingegnere di pista.
Il punto del team principal su Tsunoda
Franz Tost ha rilasciato dichiarazioni che fanno intendere una risposta pacata alle dure parole di Marko: “Mi piacciono i ragazzini problematici, sono quelli veramente bravi che possono darti qualcosa. Non mi piacciono i santi, invece. Yuki ha commesso degli errori: lo sa e ci lavorerà su. È ancora in fase di crescita, ed è veloce. È stato veloce anche ultimamente e continuerà a esserlo, ma ha solo bisogno di tempo“
Il numero uno della squadra di Faenza ha infine lanciato un ultimatum al giapponese. Il margine di errore se vuole garantirsi un sedile è ridotto, e le alternative, se necessario, ci sono: “Se continua così, a parte gli errori, penso che abbia buone possibilità di rimanere con noi. Dipende da lui. Se otterrà buone prestazioni resterà, altrimenti sarà fuori. A Silverstone è diventato impaziente, ha perso il posteriore e si è schiantato contro Gasly. Subito dopo la gara l’ho chiamato nel mio ufficio e gli ho detto che questi errori non vanno assolutamente bene e che deve essere più disciplinato e paziente“
FONTE: FormulaPassion; F1