L’avevamo messo tra i “No” al Fanta F1, inserendolo nella lista dei 5 piloti da non schierare in Bahrain con un avvertimento: “Non vale la pena di spendere 19 Yaw per avercelo in squadra”. Un giudizio netto, figlio di debutto in chiaroscuro con la Red Bull a Suzuka. Ma il Gran Premio del Bahrain ha ribaltato i pronostici e acceso un segnale inequivocabile: Yuki Tsunoda c’è e inizia a fare sul serio con la sua Red Bull.
La nona posizione finale, la prima in zona punti di un secondo pilota Red Bull dal GP di Las Vegas 2024, segna molto più di una semplice tabella statistica: è il primo risultato concreto del processo di adattamento del giapponese alla RB21, una monoposto che anche Max Verstappen ha definito “delicata da interpretare”. Con i due punti conquistati, Tsunoda ha portato per la prima volta in stagione entrambe le Red Bull in top 10.
E i fantamanager che lo avevano snobbato ora cominciano a rispolverare il suo nome tra le possibili scommesse per Jeddah.
Un cammino in salita, una gara in crescita per Tsunoda
E dire che il weekend in Bahrain era iniziato nel peggiore dei modi. Fatiche in FP1 e FP2, incertezze in qualifica, e quel decimo posto in griglia che sembrava già il massimo ottenibile. Ma il vero Tsunoda è uscito quando contava, correndo anche più rischi del necessario.
Il pit stop complicato – “non so cosa sia successo con il semaforo” – lo ha rispedito in P19. Da lì, una rimonta costante, condita da due contatti ruota a ruota con Carlos Sainz e 28 giri sulle morbide per strappare quel nono posto tanto sudato quanto meritato. A fine gara Yuki ha ammesso:
“Sono stato molto contento di ottenere i miei primi punti come pilota Red Bull in Bahrain. Sto ancora prendendo confidenza con la vettura e siamo riusciti a superare alcune sessioni di prove difficili per recuperare bene e ottenere un buon ritmo e prestazioni dalla vettura. Ovviamente voglio fare meglio e pretenderò di più da me stesso nelle prossime settimane, man mano che mi ambienterò nella squadra. Anche noi, come squadra, vogliamo migliorare e competere molto più in alto sulla griglia di partenza: è uno sforzo di gruppo. Ho a disposizione molti più input e possibilità di scelta per quanto riguarda la messa a punto e imparo ogni giorno con i miei ingegneri.”
Una dichiarazione che lascia trasparire consapevolezza: la prestazione non è stata perfetta, ma il progresso è evidente.
Horner si espone: “Un weekend davvero solido”
Se Tsunoda ha alzato la mano, Christian Horner ha risposto con un applauso. Il team principal Red Bull ha dichiarato:
“Credo che Yuki abbia disputato un weekend davvero solido. Si è qualificato tra i primi dieci, ha conquistato punti importanti e ha guidato molto bene. Era solo a 12 o 14 secondi dal suo compagno di squadra, quindi direi che la sua gara è stata più che ragionevole”.
Un riconoscimento che non arriva per caso, soprattutto se si considera che la RB21, al momento, non sembra la monoposto dominante degli ultimi anni. In Bahrain, il team ha faticato a trovare ritmo, e nemmeno Max è andato oltre il sesto posto. I problemi al box, poi, hanno amplificato una giornata già complessa.
Ma in questo scenario, la resilienza di Tsunoda brilla ancora di più.
Non è ancora tempo di proclami
Cauto, lucido, concreto. Così si è presentato Tsunoda nel post-gara. Nessun proclama, nessun entusiasmo fuori misura:
“Non ho ancora fissato un obiettivo specifico per Jeddah. Si tratta solo di continuare a fare quello che sto facendo”.
La pista saudita è insidiosa, con muri ravvicinati e un asfalto poco prevedibile. Ma l’impressione è che il miglior Tsunoda debba ancora arrivare, soprattutto se continuerà a lavorare come sta facendo.
Red Bull, il secondo pilota è (forse) trovato
Dopo anni passati a cercare un degno compagno per Verstappen, Red Bull potrebbe aver trovato in Tsunoda un profilo più solido di quanto si pensasse. Non è certamente al livello del tre volte campione del mondo, ma è in crescita costante, ha voglia di imparare e, soprattutto, non si fa abbattere dai momenti difficili.
In un campionato dove ogni punto conta – anche per la classifica costruttori – la P9 del Bahrain ha un peso che va oltre le due unità in tabella. È una dimostrazione di maturità, è la risposta a chi lo dava già bruciato. Ed è anche un segnale per il mercato, che osserva e prende nota.
Fanta F1: chi ride ora?

Come già anticipato, per noi Tsunoda era un investimento a rischio. Il prezzo alto (19 Yaw), le incognite tecniche e l’esordio difficile avevano portato a scartarlo. Chi lo ha schierato però si gode il +2 e un potenziale trend in crescita.
Per i fantamanager, quindi, il GP del Bahrain ha rappresentato un primo segnale: sottovalutare Tsunoda può costare caro.
Non è ancora il momento di considerarlo un “must have”, ma è chiaro che la percezione su di lui sta cambiando. La costanza nei risultati, l’adattamento veloce e la fiducia del team potrebbero farne un outsider interessante nelle prossime tappe. Non resta che restare sintonizzati con noi per scoprirlo!
Yuki Tsunoda ha messo le ali. La stagione è lunga. Ma stavolta, potrebbe davvero volare.