Non c’è alcun dubbio, in pista Red Bull è imprendibile, e a testimoniarlo è l’ennesima vittoria di misura in quel di Baku. La pole stellare di Leclerc non è bastata per far sperare il cavallino in una vittoria, ma Ferrari lotta per risalire la china non solo in pista, bensì anche nel paddock. L’annuncio dell’addio di Laurent Mekies ha stizzito non poco gli uomini di Maranello, e Fred Vasseur sembra voler sistemare il pasticcio puntando sulla trattativa che vede coinvolta la rossa e l’asse Red Bull-AlphaTauri. Sul piatto c’è un know-how prezioso che Vasseur non vede l’ora di portare a Maranello.
La scintilla
Non è un segreto che il team principal Ferrari Frederic Vasseur sia all’opera da settimane per rafforzare l’organico della Scuderia. Se poche settimane fa si parlava di piccoli innesti, ad oggi la situazione è certamente diversa. Il francese ha già scippato a Milton Keynes uno dei tecnici che più hanno contribuito allo sviluppo del prodigioso DRS della RB19. L’uomo senza nome sarebbe già all’opera, ma non finisce qui. Nei giorni scorsi ha preso piede anche un’altra indiscrezione su un possibile arrivo di livello, quello di Enrico Balbo, responsabile aerodinamico del toro alato. Notizia che al momento, è stata smentita dai tedeschi di Auto Motor und Sport. Vasseur dunque non sarebbe riuscito a strappare Balbo alla Red Bull. Un nome che, in un’era regolamentare il cui fondamento sta nell’interazione tra aria e monoposto, avrebbe portato tanta qualità alla campagna acquisti Ferrari.
Nonostante questo il rapporto Red Bull – Ferrari rimane di grande attenzione. Ci sarebbero infatti altri 10 tecnici di rango inferiore, sempre in arrivo da Milton Keynes.
Comunicato Mekies: una risposta dall’asse Faenza-Milton Keynes?
Non c’è da stupirsi per il dramma di qualche giorno fa. AlphaTauri ha emesso un comunicato con cui ha annunciato la partenza dello storico team principal Franz Tost, a favore dell’arrivo di Laurent Mekies nel ruolo di team principal. La prematura notizia diramata dagli uffici faentini ha fatto storcere il naso, e nemmeno poco, agli uomini della Scuderia Ferrari. Non è folle pensare che lo scherzetto rifilato a Ferrari sia uno sgarbo neanche troppo velato, ma la vittima in rosso pare pronta a sfruttare una situazione scomoda per cercare di ottenere un vantaggio.
Mekies ancora al muretto: follia o strategia?
Nell’annuncio dell’addio di Tost a fine 2023 non è specificata la data di approdo di Mekies. ciò che è certo è che il direttore sportivo dovrà scontare un periodo di gardening prima di diventare operativo. Nella giornata di domenica l’abbiamo visto ben inquadrato sul suo solito sgabello al muretto Ferrari, e subito c’è chi ha pensato fosse strano. Insomma, Mekies è pregno di informazioni sul passato, presente e futuro della Ferrari, e vederlo ancora in “prima pagina” non sembra la genialata del secolo.
Nell’ambigua situazione che coinvolge la rossa e colui che a breve diventerà a tutti gli effetti un rivale, si nasconde una potenziale trattativa giocata tra le “bische” degli hospitality. Tenere Mekies al muretto sembra a primo acchito poco sensato, ma le intenzioni di Vasseur potrebbero spiegare perché questa mossa controversa potrebbe servire a rilanciare quanto prima lo sviluppo della SF-23.
Tra scambi e scontri
Alla provocazione di AlphaTauri, Vasseur non si è fatto attendere. Il messaggio è chiaro: tenendo Mekies al muretto si comunica all’asse AlphaTauri-Red Bull che l’ingegnere francese, al momento, non va da nessuna parte, quantomeno senza qualcosa in cambio.
L’intento del numero 1 della Ferrari era quello di ottenere qualcosa in cambio per la partenza di Mekies. Balbo rappresentava una svolta per Ferrari, in quanto avrebbe potuto impattare sulla monoposto 2024, la cui genesi è già cominciata. Ma al momento questa pista sembra essere svanita nel nulla. Ma il piatto è ancora ricco e lo scenario è destinato a mutare ancora nelle prossime settimane, senza escludere anche qualche possibile dramma, in un’atmosfera già di per sé molto tesa. Christian Horner è stato pizzicato dai fotografi all’uscita dell’ hospitality della Ferrari nel paddock di Baku in Azerbaijan. Il team principal non avrebbe però gradito il pressing dei fotografi, tanto da ribadirlo con un gestaccio puntualmente ripreso dagli obiettivi di Mark Sutton.
Ancora non sappiamo chi la spunterà in questa sorta di “guerra fredda” tra Red Bull e Ferrari ma una cosa è certa: la partita di Vasseur testimonia un cinismo figlio del cambio di rotta rispetto all’era Binotto. Il cavallino si è dunque adeguato ancor di più al modus operandi ottimale per risalire la china, aggravando l’emorragia tecnica di Milton Keynes proprio come ha fatto Aston Martin nei mesi passati.