Theo Pourchaire ha detto di essere deluso da Sauber perché non ha ricevuto un posto in F1, pur dopo la vittoria in F2. Delusione che è ancor più cocente in quanto la Sauber stessa gli aveva detto che per diventare suo pilota avrebbe dovuto vincere il campionato di F2.
Il posto mancante
Vincere in F2 non garantisce sempre l’opportunità di fare il grande salto verso la F1. Dopo tre anni di fila nella stessa categoria, poi, è particolarmente frustrante. L’ex pilota di F2 Theo Pourchaire fa parte dell’Accademia della Sauber, ma la squadra di Hinwil ha rinnovato per un ulteriore anno l’accordo con Guanyu Zhou. Il posto di Valtteri Bottas, invece, non è mai rientrato nella questione, poiché il finlandese ha un contratto pluriennale. Il francese farà dunque parte della Sauber come pilota del simulatore e come riserva.
Sembra dunque che Pourchaire stia allungando lo sguardo verso la Super Formula. Il regolamento della F2, infatti, prevede che, una volta vinto il campionato, non vi si possa più correre. Per questo il francese ha brama di trovare un posto in un’altra categoria: sarà così il terzo campione consecutivo di F2 a non accedere immediatamente alla F1. Lo stesso era accaduto con Oscar Piastri e Felipe Drugovich, campioni rispettivamente delle stagioni 2021 e 2022. A seguito di un anno di pausa, Piastri è riuscito a entrare nella massima categoria firmando per McLaren, mentre Drugovich si è dovuto accontentare del ruolo di riserva in Aston Martin. Il che rende ardua la possibilità di ascendere al ruolo di pilota titolare.
Al gala di premiazione della FIA a Baku, Pourchaire ha ammesso di essere deluso: “Perché l’Accademia della Sauber mi aveva detto di vincere il campionato per diventare pilota titolare, e lo sono diventato“. Malgrado inizialmente Pourchaire non volesse affatto partecipare alla stagione 2023 di F2. Tuttavia, spinto dalla necessità e dall’assenza di alternative, ha poi deciso di affrontare il terzo anno nella categoria cadetta.
Le ragioni del mancato salto di Pourchaire dalla F2 alla F1 in Sauber
Pourchaire ritiene che ciò che gli è successo sia un insieme tra sfortuna e un problema costante di questo sport: “Mi sembra che sia il classico caso del posto sbagliato al momento sbagliato. Perché alla fine del 2024 ci saranno molti piloti senza contratto, come Felipe Drugovich, che come me sono convinto si meriti un posto nella massima categoria. Pur avendo vinto il titolo a sua volta alla terza stagione, abbiamo visto come nelle FP1 sia sempre molto veloce. È pronto a salire su un’auto di F1. Per questo voglio continuare a correre e dimostrare al paddock della F1 che sono in grado di essere molto veloce anch’io e che merito un sedile lì“.
Nelle scorse stagioni in F2 Pourchaire era veloce, ma mai abbastanza costante per poter entrare in F1 con Sauber. Quest’anno è successo il contrario, avendo mostrato una maggior consistenza nei risultati, anche se ha vinto una sola gara, duellando fin quasi all’ultimo con Vesti. E in tutto questo, l’aver conquistato il titolo solo alla sua terza partecipazione non è del tutto negativo per lui: “Di sicuro un campione di F2 normalmente merita un posto in F1, ma dobbiamo essere realistici e se non ci sono sedili liberi, fa parte del motorsport“.
In ogni caso, come si legge in inglese sul suo profilo Twitter: “Un campione è un sognatore che non si arrende mai…“