Dopo 93 giorni di attesa, la Formula 1 torna in pista! La stagione 2022 si era chiusa con i test ad Abu Dhabi e quella 2023 parte con i test in Bahrain. Solo il tempo ci dirà se i campioni Verstappen e Red Bull riusciranno a difendere la corona.
Ripassiamo velocemente come si strutturano. Le squadre avranno tre giorni a disposizione (oggi, domani e sabato) in cui potranno scendere in pista dalle 8 alle 12 e dalle 13 alle 17:30.
Dal momento che ogni team potrà schierare una vettura alla volta, vediamo la tabella di marcia della mattinata. Red Bull manda in pista Verstappen, Ferrari inizia con Sainz, Mercedes con Russell, Alpine fa debuttare Gasly, McLaren inizia con Piastri, Alfa Romeo con Zhou, Drugovich rimpiazza Stroll in Aston Martin, Hulkenberg torna con Haas, AlphaTauri riparte con Tsunoda e Williams con Albon.
Red Bull e Verstappen aprono i test riprendendo da dove avevano lasciato
Una mattinata ideale per i campioni del mondo in carica Red Bull e Max Verstappen. L’olandese, molto costante nella sua simulazione, chiude la prima mattina di test al comando con un tempo di 1:32.959, staccando di due decimi la Ferrari di Carlos Sainz. Come altri piloti, il numero 1 ha anche avuto il tempo di girare con il flow-vis, la vernice fluorescente che serve a controllare flussi d’aria e turbolenze.
Ferrari: Sainz subito dietro, ma il muso?
Anche la Ferrari riparte dalla seconda posizione, con Carlos Sainz che chiude a due decimi da Verstappen. C’è, però, un piccolo campanello d’allarme. Ad alta velocità, infatti, il muso si flette e si crea un buco. Ferrari ha già specificato che si è trattato di un problema di montaggio: una vite non è stata montata correttamente e di conseguenza ha creato un piccolo vuoto all’interno del muso.
Mercedes insegue nei test, ma c’è fiducia
Passando a Mercedes, George Russell chiude in quinta posizione la sessione mattutina, dietro anche ad Albon e Zhou. I tempi (+1.215 da Verstappen) sono comunque da prendere con le pinze. Al box delle frecce d’argento, infatti, troviamo un ambiente rilassato, fiducioso di poter migliorare i risultati del 2022.
Un dettaglio che ha incuriosito sono i cavi sullo sterzo della W14. Si tratta di accelerometri triassiali che monitorano eventuali vibrazioni longitudinali causate dal porpoising, che tanti dolori ha inflitto a Mercedes la passata stagione.
Il punto sugli altri: subito problemi per Aston Martin
Ricapitolando rapidamente la mattinata degli altri sette team, salta all’occhio il terzo posto della Williams di Alex Albon. Il thailandese, alla sua seconda stagione con il team di Grove, ha accumulato più giri di tutti (74) e ha chiuso a mezzo secondo da Sainz.
In quarta posizione, poi, l’Alfa Romeo di Guanyu Zhou, seguita da Russell, Hulkenberg e Drugovich. Per il pilota brasiliano, chiamato in extremis a rimpiazzare il convalescente Lance Stroll, ci sono stati da subito alcuni problemi. La sua AMR23 si è fermata a bordo pista per un probabile problema ai sensori.
Anche il tedesco della Haas, tornato in griglia con un sedile “full-time” per la prima volta dal 2019, ha visto volare via un pezzo dalla sua vettura, poi prontamente sistemato. Seguono l’AlphaTauri di Tsunoda (ottavo) e l’Alpine di Gasly (nono). Chiude la classifica il debuttante Oscar Piastri, che ha guidato una McLaren con rastrelli con tubi di Pitot per misurare la pressione dinamica.
Per la prima sessione ufficiale del 2023 è tutto, l’appuntamento è alle 13 con il turno del pomeriggio!