L’amministratore delegato della F1 Academy, Susie Wolff, non ci sta e torna a parlare a seguito dell’indagine (aperta e poi chiusa) dalla FIA. La Federazione, infatti, nella giornata di martedì aveva annunciato di aver messo sotto osservazione il possibile conflitto d’interessi nato tra Susie e Toto Wolff, per poi chiuderlo quarantotto ore dopo.
Indagine FIA su Toto e Susie Wolff, la ricostruzione
Andiamo con ordine. Nella serata di martedì, dunque, la FIA annuncia l’apertura dell’indagine su un possibile conflitto d’interesse tra Susie e Toto Wolff. Nella giornata seguente, invece, FOM e soprattutto i dieci team di Formula 1 all’unanimità si sono schierati a favore dell’amministratore delegato della F1 Academy, specificando in particolare il loro grande rapporto con la categoria gestita da Susie Wolff. Ventiquattro ore di tempo dalla pubblicazione del comunicato ufficiale dei team, che la FIA fa il suo passo indietro. Il caso, dunque, può ritenersi già concluso.
Susie alza la voce contro la FIA: “Hanno fallito l’attacco”
Una scelta, in fin dei conti è inutile nasconderlo, che ha senza dubbio stupito, soprattutto per quel che riguarda le tempistiche. Per quanto il tutto potesse dare un’idea di un capitolo ufficialmente chiuso, così non sarà. Toto Wolff, infatti, ha già annunciato che Mercedes è pronta ad appellarsi alle vie legali, mentre Susie – tramite un comunicato sui propri profili social – ha espresso il suo grande dissenso nei confronti dell’indagine aperta dalla FIA.
“Quando ho letto la dichiarazione che la FIA ha rilasciato nella serata di ieri, la mia prima reazione è stata: ‘È tutto qui?’. Per circa due giorni sono state fatte insinuazioni sulla mia integrità in pubblico, senza che nessuno della FIA parlasse mai direttamente con me. Potrei rappresentare un attacco fallito contro qualcun altro, o il bersaglio di un tentativo che è stato comunque fallito e che aveva come obiettivo quello di screditarmi, ma ho lavorato troppo duramente per far sì che la mia reputazione non venisse messa in discussione da un comunicato stampa infondato”.
“Meritiamo di meglio”
“Nel mondo del motorsport abbiamo ancora molta, anzi troppa, strada da e sono estremamente grata a tutti i team di Formula 1 per il sostegno che mi hanno dato. Ho lavorato con tante donne e uomini appassionati della FIA e con i quali ho avuto un’ottima reputazione in quanto hanno a cuore gli interessi del nostro sport. Questo episodio, però, si è svolto senza trasparenza o responsabilità. Ho ricevuto abusi online sul mio lavoro e sulla mia famiglia, ma non mi lascerò intimidire e proseguirò fino a quando non avrò scoperto chi ha istigato questa campagna e ingannato i media. Quello che è successo non è sufficiente. Come sport, dobbiamo pretendere, e meritiamo di meglio”.