A Silverstone sono arrivati i primi punti iridati per Mick Schumacher. Un traguardo importante che ha spezzato l’incantesimo, e dato a Mick la carica per affrontare le prossime gare magari con un pochino in più di fiducia in sé stesso.
I pessimi risultati ottenuti a inizio stagione combinati alla pressione costante di non aver mai colto la top 10 dopo un anno e mezzo dal suo ingresso in Formula 1, avevano fatto infuriare i tifosi e Gunther Steiner che aveva chiesto al tedesco maggiore concretezza. Una concretezza che questo weekend ha messo i primi mattoni su una base che ancora mancava a Mick, una base che gli dia sicurezza e che lo motivi a crescere. La lotta Schumacher – Verstappen nel finale di Silverstone – e no, non stiamo parlando dei loro padri – ha fatto letteralmente impazzire il pubblico. Un bel finale che ci invoglia a leggere la pagina successiva che verrà scritta in Austria.
Dalla doppia brutta qualifica ai doppi punti
Il weekend di Silverstone non era iniziato nei migliori dei modi. Con la pressione che sale dopo gli scarsi risultati degli ultimi Gran Premi e le delusioni ancora brucianti di Monaco, Miami, Jeddah si prospettava un altro weekend disastroso. In qualifica entrambe le Haas si sono piazzate in bassa classifica, 18° e 19°, con Kevin avanti Mick. Il caos iniziale, combinato alla buona strategia del team e alla guida dei piloti ha permesso a entrambi di risalire le posizioni, sfruttando al meglio tutte le opportunità offerte da una corsa pazza come quella di Silverstone.
I risultati portano alla soddisfazione
Mick Schumacher sin dal suo approdo nel mondo delle corse ha pagato sia in positivo che in negativo il peso del suo cognome. I risultati nella massima categoria però hanno ridimensionato il valore di Mick slegandolo pian piano dalle sue radici. Con il passare dei giorni le voci su un suo possibile addio alla massima categoria, dopo solo due anni, si sono propagate con una velocità impressionante.
I primi punti ottenuti a Silverstone hanno smorzato decisamente la tensione, anche per il fatto che non sono arrivati solo per “demerito” degli altri. A Silverstone abbiamo visto un Mick diverso, maturo. Ha fatto tutto quello che doveva fare per portare la Haas più avanti possibile. Una cosa non facile da fare considerando che la macchina, al momento è quella che è. Aspettando gli unici aggiornamenti importanti, che dovrebbero arrivare in Ungheria, prima della pausa estiva, Mick ha preso quello che Silverstone gli ha dato come una prova che fiducia e determinazione sono più stimolanti delle critiche.
Una cosa che, stranamente pensa anche Bernie Ecclestone, l’ex patron della F1 solitamente protagonista di dichiarazioni opinabili. “Se Michael fosse qui, direbbe a Guenther che direzione prendere e sarebbe di grande aiuto. Mick possiede le abilità che servono, per questo ha bisogno di qualcuno che lo aiuti invece di criticarlo ad ogni occasione.”
Mick ottimista per l’Austria
La vicinanza del Gran Premio di Silverstone con quello d’Austria gioca a favore di Mick e della Hass che vuole cavalcare quest’ondata di ottimismo e non smorzare l’entusiasmo dello scorso weekend. Con l’umore ancora alto e una pista che piace tanto al pilota tedesco – ancor più se sotto la pioggia – possiamo e vogliamo aspettarci una conferma, ripartendo già dalla qualifica e dalla gara sprint che richiederà un doppio sforzo.