Davanti al pubblico del Red Bull Ring, Max Verstappen prende il primo bottino importante vincendo la gara Sprint. Dietro di lui chiudono i 24 giri previsti Charles Leclerc, a un secondo e mezzo dall’olandese e Carlos Sainz, seguito da Russell in Mercedes. Nelle prime quattro posizioni nulla di nuovo dunque rispetto alle qualifiche del venerdì. Ma la Sprint è proprio un assaggio di quello che vedremo, e possiamo dire che le premesse sono davvero ottime! Duelli intensi, sia tra team-mate che tra nemici, anche di diverse generazioni.
Non sono solo punti
Andateglielo a dire ai piloti che oggi non era la vera gara. C’è chi ha lottato solo per partire più avanti del suo compagno di squadra, c’è chi ha lottato con le unghie e con i denti per ottenere solo una posizione in più rispetto a quella guadagnata ieri. Chi si è addirittura preso, alla faccia del “preserviamo la gara”.
Il secondo appuntamento delle Sprint, in Austria ha qualcosa di molto importante da offrire in palio, oltre ai tanti punti sul tavolo. Ci sono gerarchie interne ed esterne da ribadire o ribaltare. C’è la voglia di trovare un’ulteriore conferma sugli aggiornamenti portati, quelli che, ci accompagneranno fino alla pausa estiva. Siamo ormai a metà campionato, e adesso non si cercano più prestazioni ma veri e propri virtuosismi. Come quelli di Verstappen in qualifica, il più veloce del gruppo, per ben 29 millesimi. Solo un virtuosismo poteva restituire a Leclerc, il Poleman d’eccezione, un colpo da maestro, come quello dato da Max nell’ultimo tentativo per il giro veloce. Anche nella Sprint di oggi Max si è prodigato in uno dei suoi virtuosismi, ovvero la partenza. Cosa che gli ha permesso di lasciarsi alle spalle le Ferrari, ancora più lontane dopo la lotta fratricida.
Un inizio complicato
Un’attesa già infinita di per sé per la tensione che chiama questo Mondiale, resa ancora più lunga da un doppio problema nelle fasi di start. Il primo colpo di scena arriva in griglia di partenza al via del giro di formazione. Giro mai iniziato per Fernando Alonso, rimasto fermo sulla piazzola con le termocoperte e i cavalletti sulla sua Alpine. Non una dimenticanza del team ma un problema alla monoposto di Fernando che, dopo aver fatto sfilare le altre, torna mestamente ai box. “La mia macchina si ferma sempre. Dalla mia parte cerco di fare il massimo” dice Alonso ai microfoni di Sky Sport F1 nel post Sprint. Ancora problemi di affidabilità su quella che è l’ultima power unit montata da Fernando, la numero 4.
Il secondo problema arriva al termine del primo giro di formazione quando la vettura di Guanyu Zhou, in coda al gruppo che nel frattempo lo stava aspettando per dare il via alla mini gara di 100 km, si pianta sul rettilineo. Il pilota cinese riesce poi a partire ma gli altri ormai sono costretti ad un giro di formazione extra.
Leclerc e Sainz on fire
Che in Ferrari non ci siano gerarchie ormai è chiaro e ce lo ha ribadito più volte anche Mattia Binotto. Quello che conta è portare una Rossa sul gradino più alto del podio ma fino a che punto possono spingersi nella lotta Charles Leclerc e Carlos Sainz? Un primo assaggio della misura che raggiunge questa lotta lo abbiamo visto proprio durante la Sprint in Austria. I due si affiancano, si sorpassano e contro sorpassano. Una lotta arrivata più volte vicino al limite. Colpi di frusta continui che favoriscono anche il lavoro di Max, che non sente la presenza ostile del compagno, Sergio Perez, tantomeno dei due ferraristi. Le Rosse hanno duellato in modo leale ma in gara sarà importante sfruttare al massimo entrambi i piloti e le performance promettenti, non tanto per elevarsi a primo pilota quanto per agguantare Max Verstappen, pronto a scappare con la sua RB18, migliore in pista e difficile da prendere.
La rimonta di Perez
Weekend iniziato in modo difficile per Perez. L’uscita dai limiti della pista in qualifica gli ha tolto la posizione ottenuta rilegandolo alla tredicesima posizione. Una rimonta maggiormente aggravata dalle problematiche che sono aumentate per il messicano parallelamente alla crescita della RB18. Nonostante questo Perez è riuscito a rimontare fino alla P5. Una posizione che gli potrà consentire di riavvicinarsi ulteriormente al podio, attaccando le Ferrari.
Sprint aggressiva
Non si sono risparmiati nulla in pista. Uno degli scontri più rilevanti avviene per via di una dinamica simile a quella vista a Silverstone, con Gasly nei panni di George Russell, in chiusura su Hamilton. Fortunatamente l’impatto non ha avuto grandi conseguenze se non per Pierre, rilegato alla quindicesima posizione a fine gara. Anche Albon e Vettel sono stati protagonisti di un incontro un po’ troppo ravvicinato, che ha mandato in ghiaia il tedesco, rovinando il fondo della Aston Martin.
Una lotta bellissima invece quella tra Mick Schumacher e Lewis Hamilton. Il giovane pilota tedesco si è prodigato in una bellissima difesa sul 7 volte campione del mondo, pur avendo una Haas. Dopo essere arrivato ai primi punti a Silverstone Mick vorrebbe fare il bis e la Haas dimostra di avere tutto quello di cui necessita per ottenerlo. Staremo a vedere come cambieranno le gerarchie domani, con la vera gara. Il Gran Premio d’Austria.
Ecco la classifica delle Sprint