Con l’avvento delle nuove monoposto ad effetto suolo, i tempi sul giro si sono alzati di qualche decimo rispetto alle precedenti del 2021. Tuttavia, questa costante potrebbe ridursi, se non saltare, a Spa-Francorchamps, appuntamento di questo weekend. Il tracciato belga è stato oggetto di modifiche e messe a nuovo, e una situazione del genere rappresenta una variabile importante nella lotta mondiale tra Red Bull e Ferrari.
Un nuovo vestito per Spa-Francorchamps
Il leggendario tracciato delle Ardenne si presenta con un nuovo look. L’asfalto è stato rifatto dopo circa vent’anni, e non sono mancati i lavori di messa in sicurezza della pista (come la novità della ghiaia all’esterno di Pouhon, curva ostica che si percorre quasi in pieno), oggetto anche di recente di giorni bui per il motorsport. I milioni spesi fanno rima con “ottanta”, dunque un impiego di mezzi e capitale di prima categoria. Gli organizzatori tentano di tenere a galla lo storico tracciato, sempre più a rischio in un calendario così ambito.
Le parole di Jarno Zaffelli sulla ristrutturazione di Spa
Il fondatore della società denominata “Dromo” che ha effettuato i lavori sul circuito belga si chiama Jarno Zaffelli. Il quarantacinquenne emiliano ha parlato delle modifiche apportate, assicurando che la riasfaltatura ha reso la pista più veloce, grazie anche ad un asfalto più moderno. Il divario dalle monoposto dello scorso anno, dunque, potrebbe essere più ridotto di quanto ci si potesse aspettare.
Zaffelli ha detto la sua sul tema, facendo riferimento anche a come sarà percorsa la curva dell’Eau-Rouge: “Sarà una curva da fare in pieno e offrirà opportunità. Le vetture sentiranno la differenza tra il nuovo asfalto e quello vecchio. Se guardiamo alle vetture GT durante la 24 Ore di Spa, la pole è stata più veloce di 1″7 rispetto all’anno scorso. Sappiamo che quest’anno le vetture di F1 sono generalmente più lente rispetto al 2021, quindi qui non ci sarà un grande divario“.
“L’ultima volta che la pista è stata asfaltata è stato quasi 20 anni fa. “Da allora, le prestazioni delle auto e delle moto da corsa sono aumentate enormemente. Anche la tecnologia disponibile per i materiali dell’asfalto e le attrezzature per la pavimentazione è cambiata radicalmente. L’esperienza e la competenza di Dromo consistono nello sviluppo di una miscela specifica per ogni circuito“.
La sacralità dell’Eau-Rouge
La leggendaria curva in salita che porta al lungo rettilineo verso Les Combes è stata teatro di episodi indimenticabili in passato, basti pensare ai duelli tra Alonso e Webber, o tra Schumacher e Raikkonen. Zaffelli ha spiegato come la sua società abbia esaminato più di 20 modi diversi su come modificare la zona dell’Eau-Rouge. L’obiettivo: lasciare la curva nel modo più puro possibile, rendendola però più sicura: “Nella progettazione e negli ulteriori sviluppi abbiamo tenuto conto dei nuovi regolamenti e dei nuovi pneumatici. Ci sono stati più di 20 iterazioni dell’Eau Rouge. Abbiamo trascorso diversi giorni con piloti professionisti nei nostri simulatori interni per ottenere il loro feedback.”
“Abbiamo poi trascorso due giorni interi con piloti professionisti nel centro di simulazione Vi-Grade, sotto la supervisione di Thierry Boutsen ed Emanuele Pirro. Tra ottobre e novembre 2021 il lavoro è stato poi messo a punto nei simulatori per auto di F1 e GT con Marco Bonanomi, per ottenere il loro feedback”.
“Questo lavoro ci ha aiutato molto a scegliere il progetto finale che è stato poi presentato alla Commissione Circuiti della FIA prima dei lavori che sono stati eseguiti nei primi mesi della stagione 2022. Inoltre, abbiamo fatto la nostra analisi interna del circuito, una scansione LIDAR dell’area e poi un’analisi completa per mettere a punto tutti i dettagli”, ha concluso Zaffelli.
FONTE: Motorsport.com Italia; FormulaPassion