La notizia di Simone Resta che ha lasciato il ruolo di direttore tecnico in Haas sembra essere passata abbastanza sottotraccia, ma il suo futuro può avere risvolti importanti sul futuro anche di altri team di F1: Ferrari e AlphaTauri.
Simone Resta in Haas
Quando nel 2021 Simone Resta aveva lasciato la Ferrari si gridava allo scandalo, si trovava inaccettabile che uno dei migliori ingegneri del team andasse in uno dei team meno competitivi della F1.
L’introduzione del Budget Cup nel regolamento finanziario della F1 nel 2021 aveva costretto la scuderia di Maranello a ridurre l’organico. Per questo motivo avevano messo a disposizione del team Haas un gruppo di tecnici esperti, tra cui proprio Resta. Essi sarebbero stati il nucleo di progettazione e sviluppo della monoposto.
Condizionale d’obbligo: gli investimenti del proprietario non sono stati corretti, di conseguenza i risultati non sono arrivati – a parte qualche picco come la pole position di Magnussen in Brasile – e la stagione scorsa è stata chiusa all’ultimo posto.
Collaborazione e sintonia iniziale
Dopo le difficoltà riscontrate nel 2020 per motivi economici, il team Haas è risalito grazie all’arrivo di Simone. A riconoscerlo è stato proprio Gunther Steiner che durante il suo intervento al festival del motorsport organizzato da Autosport si è espresso così: “Nel 2021 alcune persone della Ferrari sono passate sotto la guida di Simone Resta. Credo che abbia fatto un buon lavoro nel costruire una squadra in breve tempo! Poi siamo arrivati ottavi di nuovo nel 2022“.
Con la consapevolezza che il 2021 sarebbe stato un anno di transizione in vista del cambio regolamentare del 2022, la stagione era stata scadente. Resta però poteva essere l’uomo giusto per far riemergere la squadra. Non sarebbe stata la prima volta che avrebbe riportato al successo una scuderia in difficoltà visto il precedente con la Minardi nel 1998: poche risorse, poche persone e semplificare il più possibile per concentrarsi sulle priorità.
Questa era la filosofia da adottare anche in Haas. I primi tempi il rapporto infatti era di stretta collaborazione per sviluppare e migliorare la competitività della vettura. Poi però la montagna ha cominciato a sgretolarsi.
Contrasti interni
Secondo l’edizione italiana di Motorsport.com, ci sarebbero stati dei disaccordi con Gene Haas e una presunta mancanza di motivazione. Il contenzioso sembra essere lo sviluppo della vettura. Mentre Resta chiedeva di investire per sviluppare la prima versione della VF-23, Gene voleva che si seguisse la filosofia Red Bull.
L’evoluzione della vettura che ha esordito ad Austin non ha però prodotto i miglioramenti sperati. Un fallimento considerando che Nico Hulkenberg è tornato a utilizzare la configurazione iniziale della VF-23, comunque dai risultati insufficienti per Haas.
E con il progetto VF-24 che prevede un ulteriore rinnovamento in questa direzione, per Resta è arrivato il momento di lasciare il team.
Come però riportato sul sito della Formula 1, alla base dell’addio di Simone Resta c’è il contratto. Occorre precisare che il direttore tecnico era in Haas in prestito, che si è concluso regolarmente. Perciò si potrebbe dire che questi disaccordi non hanno portato al suo rinnovo.
Un grande sconvolgimento per il team a poche settimane dalla stagione 2024, considerando anche la partenza di Gunther Steiner.
Ferrari e AlphaTauri nel futuro di Resta
Lasciatosi alle spalle il passato, il futuro di Simone Resta è però ancora tutto da scrivere. Vi sono diverse voci circa la sua prossima destinazione.
Una è in merito al suo ritorno in Ferrari, ma non in orbita F1. La decisione infatti sembra essere quella di non cambiare gli equilibri che si stanno creando nel team. Per questo potrebbe lavorare alla macchina GT.
Audi inoltre vorrebbe portare gente con grande esperienza nel suo roster di tecnici per il progetto che dovrebbe partire dal 2026 e quello di Simone è uno dei nomi sul taccuino.
Un altro scenario però potrebbe aprirsi in tempi brevi, ed attualmente è quello più concreto. Motorsport.com riporta infatti che nell’attesa che la scuderia di Maranello prenda una decisione circa il suo posizionamento, AlphaTauri – o meglio, Red Bull – potrebbe fare la sua mossa. Laurent Mekies sarebbe interessato all’ingegnere, assicurandosi così un buon inizio del suo nuovo incarico.
Un doppio colpo in realtà per un’AlphaTauri che fortifica l’accordo con Red Bull: non solo arriverebbe un tecnico dall’importante esperienza e caratura, ma potrebbe portare con sè anche Matteo Piraccini, il suo braccio destro.