Sainz, intervistato sull’andamento del venerdì del GP d’Australia, esamina le differenze tra gli esiti delle FP1 e FP2 e gli obiettivi del team in vista di domani. Come Pérez, conferma che il problema fondamentale di questa seconda sessione di prove libere è stato la pioggia.
Sainz: “Questo venerdì è stato un po’ compromesso…”
“...dalla pioggia durante le FP2, perciò abbiamo deciso di non fare troppi giri sotto la pioggia,” dichiara il pilota madrileno sul profilo Instagram della Scuderia Ferrari. Come rilevato anche da Sergio Pérez, il maltempo è stato foriero di intoppi un po’ per tutte le squadre di Formula 1. Non tutti i team erano in possesso del GPS per effettuare delle previsioni del tempo. Con conseguenti raggruppamenti d’auto che hanno fatto abortire molti giri lanciati a più piloti e a più riprese. “perciò abbiamo scelto, invece, di iniziare a prepararci per domani.” La decisione presa, dunque, è chiara: evitare inutili rischi sotto la pioggia, per lavorare sul riassetto dell’auto in vista di domani. Sainz ha chiuso, quindi, la seconda sessione di prove libere del Gran Premio di Melbourne in quinta posizione.
L’utilità delle FP1
Al contrario, le FP1 si sono rivelate davvero utili per il team: “Abbiamo sperimentato diverse configurazioni per quanto riguarda l’assetto“. Per l’asciutto, nello specifico: “cercando di migliorare il rapporto con la macchina e cercare di capire meglio tutto l’insieme.” Afferma in seguito Carlos Sainz, come sempre alla ricerca di informazioni utili dai dati raccolti durante la sessione di prove libere. Una ricerca che unisce sempre al suo spirito combattivo, con il quale ricorda: “Ci stiamo sforzando molto per ottimizzare ogni cosa e non vedo l’ora del resto del week end.”
Un sogno finora funestato da due stagioni difficili e da un inizio non facile nemmeno nel 2023 per il pilota spagnolo e la Ferrari in generale.