Dopo quella di Leclerc in Canada, in Francia, potrebbe arrivare anche la prima penalità per Carlos Sainz. Il pilota spagnolo della Ferrari in Austria si è infatti dovuto arrendere in modo piuttosto drammatico, collezionando il quarto ritiro stagionale, per un problema di affidabilità che ha messo KO la Power Unit. La F1-75 è una vettura molto competitiva ma anche piuttosto fragile. Il team di Maranello ha deciso di spingere tanto sulla potenza, rischiando il fattore affidabilità, che a differenza delle prestazioni può essere appianato anche con il congelamento dei motori. Alla vigilia del Gran Premio di Francia non si hanno ancora notizie ufficiali sulle sorti di Sainz, tantomeno dell’unità che ha utilizzato in Austria, se la seconda o la terza – ovvero l’ultima concessa dal regolamento prima di incombere in una penalità.
Ferrari al limite
La Ferrari è infatti uno di quei team arrivati al limite dei componenti, e per questo la rotazione delle Power Unit andrà gestita in modo strategico. Smarcare una penalità in Francia anche se si dispone ipoteticamente della terza unità darebbe la possibilità a Sainz di gestire il resto delle gare in calendario con due Power Unit fresche. Un po’ come è successo con Leclerc dopo il Canada. In Francia una rimonta non è impossibile e per questo c’è chi pensa che la scelta del team ricadrà inevitabilmente su una nuova Power Unit.
Nel corso delle interviste pre-weekend Sainz ha dato una prima risposta alla questione: “L’eventuale decisione è ancora sotto valutazione. Verranno valutate tutte le opzioni a disposizione. Cercheremo di capire le possibilità di sorpassare, come funziona con il caldo e le gomme. Ma ovviamente c’è una possibilità che possa accadere, anche se non abbiamo ancora deciso”.
La voglia di riscatto
Uno dei fattori più deludenti dello scorso Gran Premio è stato quello di vedere Sainz arrendersi a un passo da una potenziale doppietta. In Francia lo spagnolo vuole riscattarsi, visto il momento particolarmente felice che sta vivendo dalla vittoria a Silverstone: “Quanto accaduto in Austria è stato un po’ un peccato, perché stavo vivendo un buon momento. Arrivavo dalla mia prima vittoria e anche in Canada avevo sfiorato il successo. Insomma sentivo che la mia stagione stava cambiando, ma sfortunatamente il guasto alla power unit ha distrutto tutto. Ma non solo in quella gara, perché ora c’è anche il discorso della penalità. Ora però inizia la seconda parte del campionato e spero sia più liscia per me. Da qualche GP la Mercedes si è unita alla nostra lotta e non dobbiamo sottovalutarli. Ad esempio ogni volta che dobbiamo fare una sosta ai box, li troviamo nella nostra finestra. E a Barcellona e Silverstone avevano un passo simile al nostro”.
Fonte dichiarazioni: FormulaPassion