Abbiamo visto un po’ di tutto a Miami in questa prima giornata di prove libere. Tra le sorprese rispetto alle FP1 c’è sicuramente quella di avere al termine di questa giornata una Mercedes a comando del gruppo, e una Ferrari e una Red Bull all’ inseguimento con Leclerc e Perez. Grandi assenti all’appello Max Verstappen, travolto dai problemi della sua RB18, e Carlos Sainz, finito a muro a metà sessione.
La Mercedes è tornata?
Arrivati gli aggiornamenti la Mercedes coglie l’occasione per piazzarla lì davanti, ancora una volta con Russell avanti Hamilton che precede Alonso e Norris. Certo, siamo ancora al Venerdì ma i segnali sembrerebbero incoraggianti. George Russell è il primo pilota nonché l’unico ad essersi portato sotto il tempo di 1:30.000, con 1:29.938 rimasto il miglior tempo fino alla fine, anche dopo due tentativi da parte di Leclerc con le soft, il primo dei quali è stato fatto con lo stesso set di gomme rosse del suo primo tentativo, abortito subito dopo aver perso tempo su Russell nel secondo settore. Il porpoising sembrerebbe meno accentuato rispetto a Imola, ma la monoposto è ancora visibilmente instabile.
Inizio disastroso per Sainz
C’era andato vicino nella prima sessione. Un primo segnale d’allarme concretizzatosi poi nella seconda. Un errore di valutazione porta Sainz ad un contatto fatale con le barriere, figlio di un approccio forse troppo aggressivo da parte del pilota spagnolo in difficoltà da qualche gara, soprattutto nel confronto con il compagno. Il weekend inizia dunque in salita per Sainz, che accende un bel campanello d’allarme in casa Ferrari, che per puntare al campionato costruttori avrebbe bisogno della concentrazione e dei punti di entrambi i piloti.
Max on fire
E questa volta non per le prestazioni in pista. Tornato il caldo sono tornati i problemi di affidabilità per la Red Bull. Max aveva iniziato la seconda sessione in ritardo proprio per una sostituzione del cambio tra la prima e la seconda sessione. Al termine della bandiera rossa causata da Sainz, Verstappen ha visto la sua RB18 prendere fuoco a causa di un problema idraulico e il conseguente surriscaldamento dei freni. Max Verstappen da inizio stagione ha collezionato due ritiri, entrambi per problemi alla sua monoposto e non per errori del pilota. Un’intera sessione che va in fumo, dopo una prima con problemi, e questo su una pista completamente incognita, in cui è fondamentale provare per avere dati e capire i propri limiti.
Siamo ancora lontani dal pensare scenari, ma una cosa è certa: questa pista si presenterà con due facce e metterà a dura prova tutti, premiando il talento ed evidenziando ogni minimo errore.
Tutti i tempi delle FP2
1 | 63 | George Russell | MERCEDES | 1:29.938 | 18 | |
2 | 16 | Charles Leclerc | FERRARI | 1:30.044 | +0.106s | 21 |
3 | 11 | Sergio Perez | RED BULL RACING RBPT | 1:30.150 | +0.212s | 19 |
4 | 44 | Lewis Hamilton | MERCEDES | 1:30.179 | +0.241s | 18 |
5 | 14 | Fernando Alonso | ALPINE RENAULT | 1:30.372 | +0.434s | 20 |
6 | 4 | Lando Norris | MCLAREN MERCEDES | 1:30.535 | +0.597s | 20 |
7 | 10 | Pierre Gasly | ALPHATAURI RBPT | 1:30.547 | +0.609s | 20 |
8 | 24 | Zhou Guanyu | ALFA ROMEO FERRARI | 1:30.860 | +0.922s | 24 |
9 | 31 | Esteban Ocon | ALPINE RENAULT | 1:30.861 | +0.923s | 20 |
10 | 20 | Kevin Magnussen | HAAS FERRARI | 1:30.921 | +0.983s | 19 |
11 | 55 | Carlos Sainz | FERRARI | 1:30.964 | +1.026s | 9 |
12 | 3 | Daniel Ricciardo | MCLAREN MERCEDES | 1:31.208 | +1.270s | 23 |
13 | 22 | Yuki Tsunoda | ALPHATAURI RBPT | 1:31.260 | +1.322s | 23 |
14 | 5 | Sebastian Vettel | ASTON MARTIN ARAMCO MERCEDES | 1:31.393 | +1.455s | 23 |
15 | 47 | Mick Schumacher | HAAS FERRARI | 1:31.587 | +1.649s | 21 |
16 | 18 | Lance Stroll | ASTON MARTIN ARAMCO MERCEDES | 1:31.631 | +1.693s | 23 |
17 | 23 | Alexander Albon | WILLIAMS MERCEDES | 1:31.710 | +1.772s | 21 |
18 | 6 | Nicholas Latifi | WILLIAMS MERCEDES | 1:32.913 | +2.975s | 14 |
19 | 1 | Max Verstappen | RED BULL RACING RBPT | 1 |