La prima volta che lo abbiamo visto con la fantomatica tuta nera, in sostituzione di Hamilton nel GP di Sakhir 2020, era a pezzi, a terra. La sua chance dopo anni di praticantato in Williams gli era scivolata dalle mani per colpa di un doppio pit-stop disastroso per la Mercedes. Una di quelle cose che non capitano mai, e che quando capitano nell’unica opportunità che hai per farti vedere finalmente a bordo di una vettura competitiva, ti buttano giù. Due anni dopo George è di nuovo a terra, seduto, distrutto e con indosso una tuta nera. Ma la musica è ben diversa in Brasile. Sono infatti lacrime di gioia quelle che scendono calde sulle guance di George William Russell, mischiandosi con il sudore.
Tutto al suo posto
Il primo successo in carriera alla prima stagione come pilota ufficiale Mercedes per George non arriva dopo un anno di dominio della W13. La Mercedes ha ritrovato la propria forza tra Austin e il Messico, grazie agli ultimi aggiornamenti che l’hanno riavvicinata a Red Bull e Ferrari, dopo tanti passi falsi. Nonostante tutto la costanza ha sempre portato ottimi risultati al team e proprio oggi questa è stata una delle armi di George Russell, mai in serio pericolo. Certo, anche ieri ha vinto la Sprint, ma quella non vale. Si completa oggi, infatti, quel puzzle che in Bahrain mancava di un pezzo importante, la vittoria.
Forse però, le cose dovevano andare così. Già perché ottenere una vittoria all’epoca, con una monoposto imbattibile avrebbe tolto un po’ di valore all’impresa di George al suo primo approccio con una vettura così complessa. Quello che ha fatto oggi, invece lo eleva non solo sul gradino più alto che abbia mai calcato ma anche allo status di possibile futuro campione. In attesa della prossima stagione.
Russell: “Un’altalena di emozioni in questa stagione”
“E’ davvero una sensazione fantastica. Devo ringraziare il team per aver reso tutto questo possibile. E’ stata un’altalena di emozioni in questa stagione e anche questa gara, è stata dura ma ho sentito tutto sotto controllo, siamo stati davvero veloci. Sono fiero di aver raggiunto il mio obiettivo in questo modo, è stata una gara dura. La Safety ci ha messo sotto pressione, mi ha prosciugato, a livello fisico e mentale ma sono contento di aver portato a casa una vittoria. Nel giro di rientro stavo piangendo, era pazzesco. Non mi aspettavo di provare qualcosa di simile. E’ un sogno che si realizza. Il mio obiettivo è diventare campione del mondo di Formula 1 ed è il prossimo passo del mio percorso.” Ci auguriamo che tutto questo possa accadere, in uno spettacolo che spesso vede scendere sul palco proprio queste giovani stelle.
Fonte dichiarazioni: Sky Sport F1