Un lungo, lunghissimo digiuno quello che ha segnato il destino della Ferrari. Singapore 2019 firmata Sebastian Vettel era stata l’ultima gara con l’inno italiano a risuonare sul podio. Tre anni dopo, sullo stesso circuito dove 12 anni fa la Ferrari portava una doppietta, è arrivata la data zero. Quella della rinascita. Abbiamo decantato tanto questa F1-75, il motore superfast che porta in grembo e le audaci soluzioni aerodinamiche. Il lavoro a Maranello ha dato i suoi frutti, e ora per Binotto, Leclerc, Sainz e tutto il team è giunto il momento di tornare ad essere sulla bocca di tutti, di essere quelli temuti dagli avversari, quelli acclamati dalla platea.
Charles Leclerc, porta nuovamente sul podio la bandiera monegasca, che, casualmente ha gli stessi colori di quella del Bahrain. Proprio in Bahrain ma nel 2019 aveva annusato la vittoria dopo essere partito dalla Pole al suo primo anno con la rossa. Tuttavia, la storia volle un’altro finale. Fino ad oggi.
La prima Domenica con la Formula 1 ha sempre un sapore speciale. È quell’appuntamento a cui proprio non puoi rinunciare, quella scusa per annullare ogni impegno e lasciarsi travolgere dall’atmosfera elettrizzante fin dalle prime luci dell’alba dopo mesi di astinenza. L’arrivo del nuovo regolamento e il ritorno delle monoposto a effetto suolo, poi, non hanno fatto che accrescere l’entusiasmo nei tifosi.
Le luci in Bahrain esaltano le linee sinuose delle monoposto rivoluzionarie nate con un anno di ritardo rispetto al piano originale. I piloti, tornati in pista, le guardano con estremo amore ed eccitazione, saranno le loro compagne in una lunga e intensa stagione. Oggi, 20 Marzo 2022 è l’alba di una nuova era, un’era in cui può succedere di tutto.
C’è chi ha scommesso sui frutti del proprio lavoro, c’è chi, invece, dice di dover trovare ancora la propria strada, sottolineando il lavoro in salita. C’è chi è più scaramantico e non ama far parlare di se così presto. Se c’è però una cosa su cui possiamo scommettere è che non sappiamo dove ci porterà questo lungo mondiale.
Siamo ancora all’inizio dunque, facciamo parlare la pista. Che si spengano le luci dei semafori e inizi lo show.
Leclerc e Verstappen sono uno affianco all’altro, come i vecchi tempi, pronti a darsi battaglia. Entrambi partono con un ottimo spunto, Leclerc blocca subito la traiettoria e tiene la posizione. Parte bene anche Lewis, mentre slitta indietro Sergio Perez in lotta con Sainz per la conquista del 3° posto. Il primo giro tuttavia, procede senza intoppi, lì davanti tutto rimane invariato. Le McLaren e l’Alfa Romeo di Bottas scivolano indietro
Le strategie iniziano a sconvolgere gli equilibri, la Mercedes sofferente, chiama Lewis ai box dopo appena 12 giri, gli dà una Hard che lo fa pattinare. L’inglese si lamenta mentre è costretto a duellare con Zhou. Le gomme iniziano a degradarsi, il primo a fermarsi lì davanti è Max Verstappen, il che obbliga la Ferrari ad andare in copia con le strategie. Leclerc, Verstappen si incrociano più volte, si annusano, e danzano scambiandosi colpi. La prima occasione per Verstappen arriva con l’attivazione del DRS. Il duello tra i due è continuo, ma Leclerc riesce a staccarsi e a mantenere un discreto vantaggio. Se le danno, Max in un tentativo disperato di sorpasso ha un bloccaggio ed è costretto a cedere la posizione a Leclerc.
Due soste a testa, più di 40 giri sul display, Max viene richiamato ai box per la Terza sosta, in cui monta le soft. Leclerc rimane fuori, sperando in un miracolo. Sainz e Perez entrano per diversificare la strategia. Ma è sempre alla fine che arrivano i colpi di scena. Il primo arriva con un’immagine che, purtroppo, abbiamo ancora ben nitida in testa. Gasly è costretto infatti a fermarsi per un principio d’incendio sulla sua AT03. La Safety Car dà quindi un vantaggio a Verstappen che si avvicina a Leclerc, rientrato ai box per il 3° pit stop. Tuttavia il monegasco riesce a tenere la posizione anche dopo la ripartenza lanciata. Il secondo e fatale colpo di scena arriva a tre giri dalla fine, Max Verstappen rallenta dopo aver accusato dei problemi di potenza. Il neo campione del mondo clamorosamente, alla sua prima gara dopo il ritorno in pista, è dunque costretto al ritiro. La sfortuna colpisce in toto la Red Bull, poco dopo infatti, anche Perez è costretto al ritiro. Salgono così di posizione Sainz, Hamilton, Russell, Magnussen arrivato addirittura in Top 5 con una Haas.
Questo mondiale non sarebbe potuto iniziare in un modo più imprevedibile e spettacolare. Già la prossima settimana arriverà il secondo responso stagionale in Arabia Saudita.
In seguito i risultati di questo primo Gran Premio del 2022:
Pos | Driver | Time | Pts | ||
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1 | C. LeclercFerrari·#16 | 1:37:33.584 | 26 | ||
2 | C. Sainz Jr.Ferrari·#55 | +5.598s | 18 | ||
3 | L. HamiltonMercedes·#44 | +9.675s | 15 | ||
4 | G. RussellMercedes·#63 | +11.211s | 12 | ||
5 | K. MagnussenHaas·#20 | +14.754s | 10 |
6 | V. BottasAlfa Romeo·#77 | +16.119s | 8 | ||
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7 | E. OconAlpine·#31 | +19.423s | 6 | ||
8 | Y. TsunodaAlphaTauri·#22 | +20.386s | 4 | ||
9 | F. AlonsoAlpine·#14 | +22.390s | 2 | ||
10 | G. ZhouAlfa Romeo·#24 | +23.064s | 1 | ||
11 | M. SchumacherHaas·#47 | +32.574s | 0 | ||
12 | L. StrollAston Martin·#18 | +45.873s | 0 | ||
13 | A. AlbonWilliams·#23 | +53.932s | 0 | ||
14 | D. RicciardoMcLaren·#3 | +54.975s | 0 | ||
15 | L. NorrisMcLaren·#4 | +56.335s | 0 | ||
16 | N. LatifiWilliams·#6 | +61.795s | 0 | ||
17 | N. HülkenbergAston Martin·#27 | +63.829s | 0 | ||
18 | S. PérezRed Bull·#11 | DNF | 0 | ||
19 | M. VerstappenRed Bull·#1 | DNF | 0 | ||
20 | P. GaslyAlphaTauri·#10 | DNF | 0 |