Segnali spaventosi. È difficile capire quale nuovo aggettivo utilizzare per poter descrivere il dominio mostrato dalla Red Bull. Nella prima gara della stagione in Bahrain, il team di Milton Keynes porta a casa un uno-due con Max Verstappen e Sergio Perez. Risultato pauroso, soprattutto se si analizza il come è maturato.
Red Bull, in Bahrain non c’è stata gara
Già durante i test, Red Bull è sembrata per distacco la scuderia migliore in pista. Verstappen non ha mai lamentato nessun tipo di problema sulla RB19, mostrando (sempre durante i test) un sorriso che aveva un valore enorme. Durante il weekend, l’olandese aveva lamentato un paio di problemi e sembrava aver meno feeling rispetto al solito. Un aspetto che poteva far credere agli appassionati di vedere più spettacolo in pista per la lotta per la vittoria… e invece no. Dopo la pole position conquistata sabato, la RB19 è salita ancor di più in cattedra domenica dominando letteralmente il Gran Premio, concludendo con 38 secondi di vantaggio sulla Aston Martin, 48 sulla Ferrari e 51 sulla Mercedes.
L’indiscrezione: la RB19 è giù di motore
C’è però un’indiscrezione che preoccupa, e non poco, gli appassionati. Secondo quanto riporta la testata “AMuS”, dopo il secondo pit stop, la Red Bull ha chiesto sia a Checo che a Max di ridurre la potenza del motore a circa 10 giri dalla fine. Da quel che filtra, pare che se Red Bull non avesse diminuito la potenza della power unit, avrebbero guidato 1 secondo al giro più veloce di chiunque altro. Una notizia, ovviamente non certa, che se però venisse confermata non sarebbe di certo un buon segnale per le altre scuderie in vista di questa stagione. Siamo però solo all’inizio: tassello importante sarà infatti anche la gara di Jeddah, tra due settimane. Solo lì sapremo davvero quanto questa Red Bull sarà imprendibile.