Il giovane pilota Red Bull, dopo aver debuttato in Formula 1 nelle prove libere in Spagna, è stato sospeso con effetto immediato. La notizia è arrivata con un comunicato ufficiale del team austriaco che proprio non ha tollerato il comportamento del 21enne estone. Andiamo a scoprire il perché.
Il comunicato della Red Bull
Il comportamento dei piloti, soprattutto se giovani, è uno degli aspetti più difficili da controllare. Ogni parola, gesto, fa il giro del mondo e torna indietro con effetti potentissimi. Dal gossip, alla condanna di determinati comportamenti che violano le norme sociali. I team, che in primis sono brand che arrivano a milioni di persone con un messaggio, prendono con grande impegno e attenzione i temi sociali. Un comportamento discriminatorio, che va contro i valori di questi, e contro la politica di inclusione che lega tutte le realtà – sportive e non – va ovviamente condannato. Ed è proprio questo che sta facendo la Red Bull a seguito del comportamento del giovane pilota di Formula 2, Juri Vips.
“La Red Bull Racing ha sospeso il pilota junior Juri Vips da tutti i compiti del team con effetto immediato, in attesa di un’indagine completa sull’incidente. “Come organizzazione condanniamo qualsiasi tipo di abuso e abbiamo una politica di tolleranza zero nei confronti del linguaggio o del comportamento razzista all’interno della nostra organizzazione.”
La partita incriminata
Tutto nasce da una tranquilla partita online a Call Of Duty con Liam Lawson, collega sia in Formula 2 che nell’accademy Red Bull. Come fanno gran parte dei giovani, soprattutto se famosi, i due ragazzi trasmettono in live streaming su Twitch, con migliaia di spettatori provenienti da ogni parte del mondo. Nel corso della live, a Vips, preso forse dalla troppa leggerezza, “scappa” una parola a sfondo razzista. Non essendosi reso conto già della brutta situazione in cui si era cacciato, al giovane esce poi un’altra espressione, che aggrava inevitabilmente la sua posizione. La seconda espressione arriva quando Vips si rifiuta di indossare un cappellino rosa, offertogli da Lawson, aggiungendo una precisazione omofoba. La risposta di Lawson anticipa il provvedimento poi preso dalla Red Bull. “Non puoi dire così”, dice il neozelandese.
La Red Bull non ha tollerato il comportamento del pilota e ha precisato di voler andare a fondo della questione con delle indagini.
Le scuse sui social
La sospensione di Juri Vips da ogni attività legata alla Red Bull ha fatto indignare ed esplodere i social, sui quali il pilota estone si è voluto scusare per l’accaduto.
“Mi scuso senza riserve per il linguaggio offensivo usato durante una diretta di gioco. Questo linguaggio è del tutto inaccettabile e non rappresenta i valori e i principi che ho. Mi pento profondamente delle mie azioni e questo non è l’esempio che voglio dare. Collaborerò pienamente con le indagini”.
Futuro in F1 in bilico?
Sembra ancora più complicato, dopo questa vicenda, l’arrivo di Vips nella massima categoria. Il giovane pilota non sta brillando. Alla sua seconda stagione in Formula 2, sta faticando più del previsto ed ha commesso numerosi errori in gara, l’ultimo proprio nella Feature Race di Baku quando è andato a schiantarsi alla chicane del castello mentre era saldamente al comando. La sua carriera, e l’arrivo in Formula 1, con i tanti talenti che spingono per entrare, e l’età che si abbassa anno dopo anno, rischia di arenarsi, ancor prima di partire. Queste leggerezze poi, portano verso una sola direzione: a casa.