Dopo due mondiali di fila, si sogna in grande in casa Red Bull che a New York ha presentato la nuova monoposto 2023, la RB19. Una location unica, che con l’occasione si è trasformata anche nella piazza perfetta per ufficializzare la collaborazione con un prestigioso marchio americano che ha scritto la storia nel mondo dei motori. Un marchio pronto a tornare in Formula 1, dopo un’assenza di più di 20 anni.
Ecco a voi la RB19
Come previsto non abbiamo dettagli tecnici da mostrare dell’erede della RB18, che sarà chiamata a difendere il doppio titolo piloti e costruttori ottenuto lo scorso anno, grazie a Max Verstappen e Sergio Perez. Questo perché da qualche anno le presentazioni, spalmate in un intero mese prima dei test pre-stagionali si sono trasformate in veri e propri show volti a catturare il pubblico, mettendo in risalto sponsor e livree. Un primo assaggio più commerciale, di quello che c’è sulla pelle delle monoposto e che non possa dare informazioni ai rivali.
La Haas ha presentato per prima la livrea della monoposto 2023, la VF-23 qualche giorno fa, il 31 gennaio. Anche in quel caso, trattandosi di una ricostruzione grafica l’unica cosa che abbiamo potuto giudicare e osservare è stata la scelta cromatica legata al nuovo title sponsor MoneyGram. Nel caso di Red Bull la scelta non si è discostata da quella degli ultimi anni. Stessi colori, stesse tonalità, stessi sponsor più o meno – anche se alcuni in posizioni diverse. Difficile trovare delle differenze con la RB18, la prima della “nuova era”. Una monoposto che nel suo DNA ha già impresso la parola “vincente” e che siamo curiosi di vedere in pista, con le differenze tecniche per la stagione 2023. La nuova monoposto è stata presentata davanti la squadra al completo, compreso il terzo pilota Daniel Ricciardo.
Ma veniamo forse alla notizia più attesa e chiacchierata della giornata, nonché delle ultime settimane. Il ritorno di Ford, e il connubio con Red Bull PowerTrains come partnership strategica per il 2026.
Dal 2026 il connubio con Ford
Dopo varie anticipazioni – in particolare dall’Ansa che nella giornata di ieri ha diffuso a sorpresa il comunicato stampa relativo all’accordo – giustificandosi poi, dicendo che si era trattato di un errore, è arrivata l’ufficialità: Ford nel 2026 si unirà a Red Bull, come nuovo motorista “Red Bull Ford PowerTrains”, prendendo parte alla rivoluzione tecnica che avverrà proprio in quella stagione. Il team austriaco con la propria divisione Red Bull PowerTrains istituita per costruire il primo motore in proprio, ha offerto un percorso conveniente a Ford, da tempo interessata a tornare nella massima categoria dopo l’addio nel 2004. Il regolamento 2026 sui motori, che prevede biocarburanti 100% sostenibili e un aumento della componente elettrica, ha rappresentato un’opportunità per diversi prestigiosi brand del settore automotive.
Inoltre la Formula 1 vede nel mercato statunitense il proprio futuro. Nel 2023 saranno 3 le gare sul suolo americano, per non parlare della crescita dell’interesse nel pubblico a stelle e strisce. Tutto frutto del lavoro di Liberty Media che detiene i diritti commerciali della categoria dal 2017.
La collaborazione con Ford arriva dopo un primo fallimento con Porsche. Le trattative tra il team austriaco e il brand tedesco erano proseguite da far sembrare la firma solo una formalità. Ma una discussione sulla partecipazione nella conduzione del team ha messo fine ai colloqui, lasciando Porsche fuori dal Circus, almeno per il momento. L’accordo con Ford, che offrirà finanziamenti e contributi tecnici in cambio dei diritti di denominazione, riguarderà anche il team satellite della Red Bull, AlphaTauri. Entrambi i team avranno i motori marchiati Ford e continueranno ad utilizzare quelli Honda fino al 2025.
Le parole di Horner
“È fantastico dare il bentornato alla Ford in F1 attraverso questa partnership – ha detto Christian Horner, Team Principal della Red Bull e CEO di Oracle Red Bull Racing. “Come produttore indipendente di motori il poter beneficiare dell’esperienza di un colosso come la Ford ci mette in una buona posizione verso la concorrenza. La Ford è un costruttore ricco di storia automobilistica che abbraccia generazioni, andando da Jim Clark ad Ayrton Senna e Michael Schumacher e per noi, come Red Bull Powertrains aprire il prossimo capitolo di quella dinastia, come Red Bull Ford, è tremendamente eccitante. Il 2026 è ancora un po’ lontano, ma per noi il lavoro inizia ora“.
Il ritorno in F1
“Un nuovo ed emozionante capitolo della storia motoristica di Ford iniziata quando il mio bisnonno vinse una gara che contribuì a lanciare la nostra azienda“. Con questa immagine il presidente esecutivo Bill Ford ha commentato il ritorno nella massima categoria. Annuncio fatto poco prima della presentazione Red Bull. “Ford si affianca ai campioni del mondo della Red Bull per tornare ai vertici di questo sport, portando la sua lunga tradizione di innovazione, sostenibilità ed elettrificazione in uno dei posti di maggiore visibilità al mondo“.
“Ford sta tornando all’apice di questo sport, portando la sua lunga tradizione di innovazione, sostenibilità ed elettrificazione su uno dei palcoscenici più visibili del mondo“. Nella sua storia iridata Ford vanta ben 13 titoli Piloti e 10 Costruttori come motorista. Le vittorie più recenti sono state messe a segno da Michael Schumacher, con la Benetton nel 94.
La notizia è stata accolta con grande entusiasmo anche da Stefano Domenicali, il quale ha dichiarato: “La notizia di oggi che Ford arriverà in Formula 1 dal 2026 è fantastica per lo sport e siamo entusiasti di vederli unirsi agli incredibili partner automobilistici già in Formula 1.” e dal presidente della FIA, Ben Sulayem: “Ci sono pochi produttori che hanno una storia così celebrata nel motorsport come Ford, quindi vederli tornare al Campionato del mondo di Formula 1 FIA è un’ottima notizia. Sottolinea ulteriormente il successo dei regolamenti Power Unit 2026 che hanno al centro un impegno sia per la sostenibilità che per lo spettacolo, e ovviamente avere più interesse da parte degli Stati Uniti è importante per la continua crescita della massima categoria mondiale di sport motoristici“. Ford e Audi sono i primi due marchi ad aver seguito questa scia. Possibile, anzi altamente probabile che non saranno gli ultimi.
Fonte dichiarazioni: Gazzetta dello Sport