Il dominio che la Red Bull ha dimostrato in questo inizio di stagione è ormai sotto gli occhi di tutti. 3 pole e 3 vittorie in 3 gare disputate, frutto di un lavoro praticamente perfetto degli uomini di Milton Keynes. Proprio loro si erano detti molto motivati per la nuova stagione volendosi riconfermare, anche nel 2023, campioni del mondo, e ci sono ampiamente riusciti. Anche la classifica parla chiaro, soprattutto quella costruttori: ben 58 punti di distacco dalla prima inseguitrice, l’Aston Martin.
Red Bull senza pietà: nuovi pezzi in arrivo a Baku
Al momento, il team non sembra aver subito minimamente le restrizioni imposte dalla FIA dopo il caso Budget Cap, con una riduzione delle ore a disposizione in galleria del vento che sarebbe dovuta essere, sempre secondo i marshals, una grande mazzata alla scuderia austriaca. Eppure, i meccanici, secondo quanto riportato da Auto Motor und Sport, avrebbero già pronti dei nuovi pezzi da sfruttare in Azerbaijan, a Baku. Il tutto è stato confermato da Helmut Marko, DS della scuderia, che non ha però quantificato il potenziale della vettura con gli aggiornamenti. A farlo, ci ha pensato il giornalista Andreas Haupt che, nel suo podcast, ha parlato di un vantaggio di circa 2 decimi. Numeri impressionanti visti i pochissimi gran premi ancora disputati.
Se questo numero fosse effettivo, la Red Bull potrebbe sfruttare appieno tutte le ore ancora a disposizione al simulatore CFD ed in galleria per sviluppare la monoposto 2024 per poter sorreggere il confronto con gli altri team anche nella prossima stagione.
Mercedes sospetta, Horner zittisce
Ovviamente, dietro una supremazia così grande, chiunque rimarrebbe sbigottito. A parlare di questo è stato George Russell il quale, alla vigilia del gran premio d’Australia, aveva dichiarato che molto probabilmente la scuderia di Milton Keynes stava girando a basso regime. Aveva infatti indicato almeno sette decimi di differenza dal reale potenziale. Il team principal, Christian Horner, ha però smentito tutto a fine gara facendo riferimento alla difficoltosa rimonta da parte di Sergio Perez, che ha concluso solamente in P5.
ARTICOLO DI FRANCESCO ORLANDO