Nonostante le vittorie in successione la Red Bull non può permettersi un passo falso come a Barcellona, in cui la RB18 di Verstappen ha avuto problemi al DRS, in seguito alla cura dimagrante alla quale è stata sottoposta. Monaco non basta come metro di giudizio perché a Baku torneranno le alte velocità. Inoltre la Red Bull vuole togliere altri 5 kg, cosa che potrebbe nuovamente compromettere la situazione.
In Spagna una dura lezione
Dall’inferno al paradiso. Il Gran Premio di Spagna, nonostante la vittoria, è stato un vero e proprio dramma per Max Verstappen. Dopo una prima escursione in ghiaia, l’olandese per buona parte della gara non è riuscito ad attaccare Russell a causa di ripetuti problemi al DRS. Problema che si era già presentato il Sabato durante le qualifiche ma che sembrava essere risolto. “Non riusciamo nemmeno a far funzionare il DRS, da non credere. Sto schiacciando il tasto 50 volte, non si apre” – dice un Max furioso in gara. Ma dov’è l’origine del problema?
Nel post GP di Spagna, il Team Principal della Red Bull Christian Horner ha suggerito che la natura del problema ruotasse attorno alla tendenza di rendere le cose troppo leggere in questa parte della vettura. Cosa che avrebbe reso l’ala flessibile potenzialmente più suscettibile a danni.
Il problema è stato dunque provocato dalla stessa Red Bull, in cerca della soluzione perfetta per ridurre il peso della RB18, già sottoposta a una serie di aggiornamenti di questo tipo in particolare dal Gran Premio di Imola. Parlando dell’episodio in Spagna, il capo ingegnere Red Bull, Paul Monaghan ammette lo sbaglio. “Se vogliamo essere onesti il problema con il DRS è stato auto inflitto. Sono fiducioso ma anche ferito per la lezione che abbiamo ricevuto in Spagna. Adesso abbiamo imparato e dobbiamo andare avanti“.
L’ultima parola a Baku
Questo problema non si è verificato a Monaco ma a Baku, sebbene si parli anche qui di un circuito cittadino, le cose potrebbero andare in modo diverso viste le alte velocità che si raggiungono nei tratti veloci del tracciato azero. “Baku presenta delle sfide differenti – dice Monaghan – la velocità di apertura del DRS a Monaco è di 160 Km/h, mentre in Azerbaijan è di 300 Km/h. Non si tratta del peso sull’ala, ma della forza necessaria per sollevarle contro il suo stesso carico aerodinamico.“
Il lunghissimo rettilineo di 2,2 Km in cui si superano i 340 Km/h, può mettere in risalto le grandi doti della RB18 ma anche esacerbarne i difetti, che a Monaco, non si sono presentati. “Credo che sia sciocco riposare sugli allori. Sappiamo dove abbiamo sbagliato ed il nostro compito era risolvere il problema” conclude Monaghan. Il lavoro fatto in fabbrica e il risultato di Monaco non bastano, infatti, per poter archiviare il caso. L’unico modo per farlo è mettere la vettura in pista e vedere come si comporta il DRS.
Nuova cura dimagrante per la Red Bull?
La Red Bull non è ancora pienamente soddisfatta dei risultati ottenuti e proprio per questo a Milton Keynes si vuole portare un ulteriore aggiornamento per far perdere alla RB18 altri 5 chilogrammi. Proprio quelli permetterebbero al team di adattarsi perfettamente al peso ideale di 798 chilogrammi e di “sbloccare” il potenziale della Red Bull.
Come riportato da Motorsport.com Helmut Marko crede che questo sia un obiettivo perseguibile. “È un processo che richiede tempo – dice il super consigliere – diciamo che oggi l’aspetto positivo è che guadagneremo qualche decimo quando raggiungeremo l’obiettivo. Non credo che a Monte Carlo si sia visto il vero potenziale di Max e della monoposto. Non sarebbe riuscito a raggiungere Leclerc, ma sarebbe stato in prima fila, quindi il margine che si è visto non è realmente rappresentativo dei valori in campo”.
La lotta con Ferrari, e in parte anche Mercedes, sebbene questa non sia ai livelli delle prime due in campionato, si basa soprattutto sullo sviluppo e sulla ricerca della chiave perfetta per estrarre il potenziale della vettura. “Credo che la Ferrari sia al limite (di peso) – ha proseguito Marko. “Mercedes dovrebbe essere in linea con la nostra situazione. L’aspetto che ci preoccupa è che il potenziale sembra esserci, e una volta che riusciranno a renderlo costante per la distanza di una gara, allora saranno lì a giocarsi la vittoria”.
Dopo un 2-0 secco per la Ferrari tra Barcellona e Monaco ora tocca alla Red Bull massimizzare il proprio potenziale e il back-to-back con Baku e Canada può essere l’occasione giusta per allungare.
“Ora guardiamo con ottimismo a Baku e Montreal, dove ci aspettano lunghi rettilinei sui quali entrerà in gioco la nostra velocità massima. Non credo però che ci saranno grandi margini, sarà fondamentale trovare subito l’assetto giusto e una buone gestione delle gomme”.
Tutto ovviamente al netto, anche, di un possibile ritorno di problemi al DRS.
Fonte dichiarazioni: Motorsport.com