Imola è un tracciato “vecchia scuola” ad alto carico aerodinamico con tante curve veloci e solo prima di curva 1 si superano i 300 km/h, mentre si contano 7 curve dove al punto di corda si registrano velocità sotto i 200 km/h. Sulla carta è un circuito favorevole alla Ferrari e molto simile ad Australia per certi aspetti. Non ci saranno grandi aggiornamenti da parte dei team che ripartiranno con la configurazione di Melbourne delle monoposto, quindi accentuando il carico aerodinamico sull’ala anteriore e posteriore. Ferrari porterà delle modifiche al fondo per ridurre ulteriormente il porpoising, ma non utilizzerà il nuovo fondo provato nelle prove libere in Australia. In più ricordo che Ferrari migliorerà il sistema dell’ERS, il sistema di ricarica dell’energia del motore ibrido e modificherà MGU-K, centralina e batterie a Miami. Red Bull è probabile che porti l’aggiornamento della riduzione di peso della macchina diviso tra Imola e Miami, quindi una riduzione di 4kg per questo weekend e di altri 4kg per il gran premio successivo. Mercedes porterà i primi aggiornamenti a Miami, ma le novità sostanziali, in particolare alla power unit arriveranno a Barcellona. McLaren non avrà aggiornamenti, mentre Alpha Tauri e Alpine porteranno modifiche aerodinamiche per Imola.
Quale team andrà più forte Imola? Innanzitutto, bisogna sottolineare che il meteo è molto incerto. Si prevede pioggia per venerdì, sereno per sabato e rovesci sparsi per domenica. La pista sarà scivolosa e i team avranno a disposizione solo le prime prove libere da 60 minuti per trovare il setup ideale per il weekend e provare eventuali aggiornamenti alla monoposto. Infatti il parco chiuso sarà effettivo a partire dal Q1 che sarà di venerdì dopo le FP1, perchè si seguirà il programma del weekend con la sprint race. Durante le FP1 sicuramente pioverà, quindi bisognerà vedere quale macchina avrà l’assetto più da bagnato (macchina più carica, monoposto più alta, sospensioni più rigide, ecc.) e quale invece avrà un setup più da asciutto.
Ferrari sotto questo punto di vista è la più avvantaggiata, generando molto carico aerodinamico non solo dal fondo della vettura, ma anche dalla parte superiore (ala anteriore, ala posteriore, ma soprattutto pance scavate). In questo modo Ferrari può concedersi di non alzare di troppo la macchina da terra nella giornata di venerdì e fare un assetto più da asciutto in previsione della sprint race e della gara, tanto riusciranno comunque venerdì a generare abbastanza deportanza dalla parte superiore della macchina.
Al contrario Red Bull è più svantaggiata sul bagnato, dato che la maggior parte del carico aerodinamico che genera deriva dal fondo più che dalla parte superiore. Le pance della macchina di Milton Keynes infatti sfruttano l’effetto outwash per deviare i flussi d’aria all’esterno o sotto la vettura. Questo sistema paga molto in condizioni d’asciutto, ma rende la macchina più sottosterzante sul bagnato. Quindi Red Bull venerdì se sceglierà di tenere una macchina con un assetto più da asciutto, in previsione delle giornate di sabato e domenica, andrà più piano di Ferrari durante il venerdì e potrebbe rischiare di compromettere le qualifiche. Ovviamente questo problema non ce l’ha solo Red Bull ma tutte le vetture scariche nella parte superiore della macchina, come Alpine e Haas per esempio, che sul bagnato avranno molti problemi di guidabilità o al contrario metteranno un assetto troppo da bagnato che poi non va a ripagare nella sprint race e in gara. Mercedes come McLaren hanno come problema principale le prestazioni della power unit Mercedes e quindi soffriranno di meno sul bagnato rispetto all’asciutto.
In conclusione ritengo che questo weekend non darà risposte immediate sui valori in campo di venerdì, ma dovremo attendere sabato e domenica per vedere chi ha scelto un assetto più da asciutto e chi ha scelto un assetto più da bagnato. A seconda della scelta, varieranno le prestazioni in pista durante il fine settimana di gara.