Sebbene in questa settimana non ci siano attività in pista, la Formula 1 procede a passo spedito verso gli ultimi 4 appuntamenti prima della pausa estiva. Il clima è teso e non solo per la lotta serrata tra Red Bull e Ferrari. Solo una settimana fa la FIA ufficializzava la direttiva tecnica volta a contrastare il fenomeno del porpoising. Una richiesta espressa a gran voce da un team in particolare: Mercedes, che in Canada ha ritrovato le prestazioni mancanti. A Montréal il team della stella ha destato però i sospetti del resto del paddock, dopo aver portato in Canada una soluzione, poi non utilizzata, che ancora non era stata resa nota ai team. La questione porpoising rischia quindi di diventare un vero e proprio caso.
La FIA, alla vigilia delle prove libere in Canada ha comunicato alle squadre la non validità della direttiva tecnica 39 per il weekend. Tra i motivi, quello di permettere alla Federazione di immagazzinare dati sui picchi di accelerazioni e frequenze di oscillazione. A destare però sospetti tra gli addetti ai lavori è stato il secondo tirante sulla W13 introdotto da Mercedes appena qualche ora dopo l’uscita della direttiva. Il team della stella si è dimostrato preparatissimo, fin troppo, e proprio per questo, Christian Horner, Mattia Binotto e altri Team Principal come Otmar Szafnauer non hanno dubbi: la Mercedes “sapeva” della direttiva e tutto questo va fermato prima di arrivare a “falsare” il Mondiale.
La direttiva FIA non convince
Quello che doveva nascere come un provvedimento per tutelare la salute dei piloti si sta tramutando in una lotta politica e di potere sulle prestazioni. Secondo alcuni team, in particolare Red Bull e Ferrari, alleate nella lotta, sarebbe questo l’obiettivo principale delle richieste fatte da Mercedes. Gli altri piloti non si sono particolarmente lamentati di questa problematica, inoltre il progetto della scuderia tedesca è quello meno competitivo delle tre.
La nuova direttiva tecnica impone una metrica oscillante verticale che costringerebbe i team a limitare il rimbalzo delle loro auto, con il rischio, nel caso questo limite non venisse rispettato, di dover aumentare l’altezza da terra. Il regolamento man mano che passano i giorni diventa però sempre meno chiaro e Red Bull e Ferrari non credono sia giusto procedere verso questa via, e cambiare il regolamento in corsa, dato che il problema sembrerebbe unilaterale. La Mercedes vorrebbe ovviamente ridurre il gap che la separa dalla competitività effettiva di Red Bull e Ferrari. Ma trovare un accordo che metta d’accordo i tre team sembrerebbe impossibile data la grande differenza nei progetti di base.
“Molto semplicemente questa direttiva tecnica sembra voler cercare di aiutare un solo team che potrebbe semplicemente alzare l’altezza da terra della vettura – dice Christian Horner. “Se è di sicurezza che si parla allora la FIA potrebbe semplicemente esporre la bandiera nera in gara contro le Mercedes. Toto (Wolff) ha detto che tutti i piloti si sono lamentati dei rimbalzi, i miei non lo hanno fatto di sicuro però.”
Binotto lancia l’accusa
Mattia Binotto già a Baku aveva lanciato l’allarme. Il team principal della Rossa ha espresso i propri timori dopo la nomina di Shaila-Ann Rao – ex direttore legale Mercedes – nel ruolo di Segretario Generale per lo sport e Direttore Esecutivo della F1, in sostituzione di Peter Bayer. Secondo Binotto, sebbene la figura di Rao porti esperienza e competenza alla F1, il passato in Mercedes non può essere un fattore da prendere sotto gamba.
In una recente intervista riportata su RacingNews365.com il Team Principal Ferrari ha dichiarato: “Non posso nascondere una certa preoccupazione. Rao è una persona fantastica d’esperienza e sicuramente farà un buon lavoro, però è una preoccupazione. Spetta alla FIA assicurarsi che non ci siano conflitti d’interesse. È compito del presidente fare in modo che ciò venga assicurato. Sono certo che lo faranno e dimostreranno che la nostra preoccupazione, come Ferrari, è del tutto infondata”.
Di diverso parere Otmar Szafnauer, Team Principal Alpine che ha commentato: “Veniva dalla FIA, quindi era originariamente della FIA. Penso che la cosa bella sia che ha acquisito esperienza di squadra oltre a quella FIA, ed è sempre positivo, se hai quella doppia esperienza. Non sono preoccupato. È un avvocato. Penso che presti giuramento di essere onesta e affidabile, quindi penso che non ci siano problemi”.
Tuttavia, il “giallo” sulla nuova direttiva per il porpoising che avrebbe coinvolto Mercedes, e la presenza di Rao in F1, non fa che alimentare i sospetti di Mattia Binotto e degli altri presenti nel paddock. Ma se questo rimane solo un sospetto, l’evidenza è che sul fronte porpoising ci siano ancora tanti problemi da risolvere. Per questo prima di Silverstone i team si incontreranno nuovamente con la Federazione, in cerca di un accordo per tutelare i piloti ma anche l’onestà di questo sport.
Fonte dichiarazioni: FormulaPassion e RacingNews365.com