Con il Gran Premio di Las Vegas alle porte, Mario Isola, responsabile motorsport di Pirelli, ci offre uno sguardo approfondito sulle sfide imminenti. In questo penultimo appuntamento del calendario di Formula 1, Las Vegas emerge come una nuova aggiunta piena di incognite. Le condizioni dell’asfalto, le basse temperature serali metteranno alla prova i team e sollevano dubbi a cui nessuno al momento può rispondere con certezza. Las Vegas torna in F1 dopo un’assenza di 40 anni, su una pista completamente diversa, un cittadino a basso carico aerodinamico con tre lunghi rettilinei e 17 curve che ricorda in parte Baku e Monza. Vediamo quindi l’anteprima Pirelli con le dichiarazioni di Mario Isola per il Gran Premio di Las Vegas!
Le dichiarazioni di Mario Isola
Isola nelle anticipazioni del weekend a Las Vegas delinea un contesto di sfide e aspettative intriganti. “La F1 torna negli Stati Uniti per la terza volta in questa stagione dopo gli appuntamenti di Miami e Austin. E lo fa con uno dei Gran Premi più attesi dell’anno, quello di Las Vegas, dove la massima competizione automobilistica non si esibiva dal 1982. Sarà un Gran Premio affascinante perché si svolgerà in una città che fa dello spettacolo la sua caratteristica principale e tutti noi che lavoriamo in questo sport vogliamo offrire agli spettatori qualcosa di unico e all’altezza della sua fama.“
Sarà una prima volta per tutti, anche per Pirelli. Il circuito cittadino infatti è stato realizzato appositamente per l’occasione ma si snoda anche sulle strade più famose e trafficate della città del peccato, la famosa Strip!
“Sia per le squadre che per noi, sarà anche una sfida tecnica particolare che affronteremo senza alcun punto di riferimento, ad eccezione delle simulazioni. Nessuno, infatti, ha mai corso sul Las Vegas Strip Circuit, un tracciato lungo 6,12 chilometri – secondo soltanto a Spa-Francorchamps nel calendario iridato di quest’anno – e caratterizzato da tre rettilinei e 17 curve. L’asfalto sarà un mix fra il manto stradale cittadino, in particolare sulla Strip, e parti totalmente riasfaltate per l’occasione, aggiungendo così un’ulteriore incognita. Va tenuto presente, inoltre, che non ci saranno gare di contorno al Gran Premio e che il tracciato sarà riaperto al traffico stradale per buona parte della giornata, il che non dovrebbe permettere il consueto livello di gommatura dell’asfalto e il conseguente miglioramento delle condizioni di aderenza.“
Le basse temperature influiscono nella scelta delle mescole
Un aspetto fondamentale riguarderà proprio la gestione delle gomme su un asfalto dal manto stradale sconosciuto. Il fornitore italiano ha infatti portato le mescole più morbide, C3, C4 e C5 date le basse temperature.
“Abbiamo scelto per Las Vegas il tris di mescole più morbido fra quelle disponibili: C3, C4 e C5 dovrebbero garantire un buon livello di grip. Le prescrizioni per la pressione delle gomme indicano un minimo di 27 psi per l’asse anteriore e 24,5 psi per il posteriore. Sono valori la cui definizione è dovuta sia alle basse temperature attese durante le sessioni sia alla configurazione del tracciato. Va tenuto presente, infatti, che il freddo riduce la differenza tra la pressione delle gomme a vettura ferma e quella stabilizzata, quando la vettura gira in pista: in movimento, quindi, la pressione crescerà meno che su altri circuiti a causa delle basse temperature dell’asfalto.
Un circuito a basso carico
Isola anticipa un set-up a bassa deportanza e sottolinea le similitudini tra Las Vegas, Baku e Monza. “Ci aspettiamo vetture con un livello di carico aerodinamico piuttosto basso, simile a quelli utilizzati su tracciati come Baku o, ancor più verosimilmente, Monza. La velocità di punta sarà infatti un aspetto molto importante da tenere in considerazione per essere competitivi. Inoltre, tutte le sessioni si svolgeranno in notturna, con temperature dell’aria e dell’asfalto decisamente inusuali per un weekend di gara, più simili a quelle che s’incontravano quando i test di inizio stagione si svolgevano in Europa. Le lunghe percorrenze in rettilineo renderanno ancor più complicata la fase di riscaldamento dei pneumatici in qualifica ma anche il mantenimento di una temperatura adeguata in gara, riproponendo – in maniera probabilmente più esasperata – una condizione che si verifica di solito a Baku.
Ci sono tutti gli ingredienti per un evento straordinario, ancorché ricco di incognite e di possibili sorprese. Ricordando il grande successo di Elvis Presley, allora… Viva Las Vegas!”
Fonte: Pirelli F1 Media