Sembra un sogno poter guidare una Red Bull in questa stagione, lo sarebbe per tutti tranne per Sergio Perez, che “non ha ancora capito che non è stato chiamato per il mondiale”, come sappiamo il desiderio c’è, ed anche Antonio Perez, il padre, si sbilancia, definendolo come un “Prost contro Senna”.
Quando parti secondo, se sei un pilota, lotti per la prima. Ci prova infatti il messicano nella sprint in Austria, subito rimesso al suo posto, queste le sue parole dopo aver concluso in seconda posizione.
Cosa è successo in partenza?
“Buona la partenza, la lotta con Max mi ha fatto poi perdere la posizione con Hulkenberg, io ho semplicemente cercato di passare, lui pensava lo avessi chiuso, ma in realtà non lo avevo visto, appena me ne sono accorto ho aperto io la porta ed è passato”
Non sembra quindi confermare la situazione che si era delineata dopo il team radio successivo alla curva tre del primo giro, nel quale Perez si lamentava per la mossa di Verstappen, con una frase molto eloquente “cos’ha Max che non va?!” Si sbilancia ancora, nelle interviste post premiazione:
“Siamo andati entrambi oltre il limite per essere compagni, ma ne abbiamo già parlato”
Perez si è “accontentato”
A seguito della partenza difficile, ruota a ruota con il compagno di squadra, Perez perde la posizione con Nico Hulkenberg che lo sfila in curva tre, causa il tappo fatto da Verstappen.
Dopo aver ripreso la posizione su Hulkenberg però il messicano ha faticato a tenere il passo del compagno che lo ha staccato di ben venti secondi.
“Dopo aver ripreso Hulkenberg, sapevo che molti stavano facendo il pit stop e abbiamo deciso di gestire e accontentarci”
Punzecchiato nuovamente sullo scontro corpo a corpo con il compagno ripete:
“Ne abbiamo parlato subito, sappiamo che è giusto chiarire subito certe situazioni per non farsi condizionare… tranquilli nel box”