Di fuoriclasse ce ne sono pochi. Verstappen e Leclerc lo stanno dimostrando staccandosi dal resto del gruppo, inseguendosi come cane e gatto. Ma il Circus è anche fatto di piloti professionisti, nati per correre..per correre bene. Tra questi c’è sicuramente Sergio Perez, che alla seconda stagione in Red Bull, nonostante i suoi 32 anni e le “sole” due vittorie in carriera sta dimostrando, con le sue difese estreme e i suoi risultati costanti, di avere ancora molto da dare.
La forza della famiglia..
La famiglia è sempre stata determinante nella carriera di un pilota. Ci sono i figli d’arte, c’è chi si è fatto in quattro per ripagare la fiducia, il sostegno e l’investimento fatto dai propri cari che hanno visto quella scintilla negli occhi e nei piedi dei figli. Questi bambini sono cresciuti e molti sono diventati padri a loro volta. Un lavoro difficile, considerando che i giorni che si trascorrono con la propria famiglia, in un campionato così lungo e concentrato, sono davvero pochi. Tra le immagini più belle che questo sport ci ha regalato ce n’è una che contiene l’essenza di questo passaggio generazionale, dell’ammirazione e dell’amore che circondano il mondo caotico del Circus.
Il piccolo “Chequito” – così lo chiama il babbo – è sul podio del Gran Premio di Città del Messico (2021), ed è rivolto verso il terzo gradino del podio e verso il padre che ha colto il primo podio “in casa” da quando corre in Formula 1.
Il messicano di casa Red Bull non avrà tanti trofei da esporre ma ha una famiglia stupenda, che, proprio in questi ultimi giorni, alla vigilia della Race Week del Gran Premio di Barcellona, si è allargata con l’arrivo di un nuovo bebè, il terzogenito della famiglia di Sergio e Carola, Emilio.
..e quella del team
Un team alla fine, è come una famiglia, anzi in molti casi finisce proprio per diventarlo, soprattutto quando si lotta per obiettivi importanti. Ammettiamolo, quante volte pensiamo che Verstappen sia un parente stretto di Christian Horner e Helmut Marko?
La Red Bull ha accolto Perez nel 2021, anno iniziato non proprio nel migliore dei modi. Questo ha impedito al team di raggiungere l’obiettivo del campionato costruttori – andato poi a Mercedes – ma non quello piloti, in cui l’aiuto di Perez, in diverse occasioni, soprattutto nel finale di stagione è stato determinante. Rinnovato anche per il 2022, con il passare dei mesi Sergio si è avvicinato sempre più alle prestazioni di Max pur rimanendo un “secondo pilota”. Di fatto, la Red Bull ha progettato sempre vetture per compiacere Verstappen e non è facile adattarsi a questa scelta – come dimostrano anche i casi di Ricciardo, Gasly e Albon.
Anche quest’anno il destino di Perez è appeso a un filo sottilissimo. La Red Bull è esigente, e vuole alzare il livello contando su entrambi i piloti. Perez però non è da meno e lo sta dimostrando. Nelle 4 gare che ha concluso si è sempre piazzato in top 4, con 2 secondi posti che lo collocano in terza posizione in classifica piloti. L’unico “out”, in Bahrain, non è avvenuto per un errore del messicano ma per un problema alla sua RB18.
Siamo vicini al rinnovo
Le performance ci sono, e a Barcellona, in cui anche Red Bull porterà aggiornamenti, la situazione apparirà ancora più nitida. La partenza “sprint” di Checo, che ha portato in questa prima fase di campionato punti importanti a casa, potrebbe indirizzarlo facilmente sulla strada del rinnovo.
“Checo sta guidando ad un livello davvero molto alto” ha affermato Horner secondo quanto riportato su Autosport.com. “Si trova più a suo agio con la squadra e credo che la macchina si adatti di più alla sua guida quest’anno. Non presenta alcune delle caratteristiche in possesso delle precedenti tre vetture e questo forse lo sta aiutando. Siamo molto contenti di lui”.
“Abbiamo iniziato a parlare, ma non c’è alcuna fretta al momento”.
Insomma, in un mondiale così la differenza in classifica la fanno queste performance, e tutto quello fatto finora da Checo sembra urlare il valore e la solidità di questo top driver.